Il mangostano e la frutta: da mangiare a stomaco vuoto, ecco perché

Mangiare regolarmente frutta fresca durante la giornata, si sa, fa molto bene al nostro organismo. Ogni frutto apporta un certo numero di vitamine, microelementi, antiossidanti, zuccheri, proteine, acidi grassi e fibre ed è bene variare l’assunzione di questi alimenti deliziosi per garantirci un apporto completo di fitonutrienti. Ma siamo sicuri di saperla mangiare la frutta? Se hai letto le pagine del sito riguardanti il mangostano, avrai visto che si consiglia vivamente di consumare la purea al mattino appena sveglio o una mezz’ora prima dei tuoi pasti principali.

Perché? Perché il mangostano è un frutto, la purea ne è semplicemente il concentrato e va mangiata a stomaco vuoto: solo così viene assorbita nei migliori dei modi dall’intestino e rilascia tutte le sue proprietà, così come succede per qualsiasi tipo di frutta. Gli specialisti della nutrizione sconsigliano di consumare la frutta a fine pasto perché questo è il modo migliore per disperderne tutte le proprietà nutritive. È stato ampiamente dimostrato che mangiare la frutta a fine pasto blocca la digestione, manda in fermentazione i cibi assunti, provoca reflussi gastrici e bruciori di stomaco e fa perdere la maggior parte dell’energia che il cibo dovrebbe apportare all’organismo.

 frutta e mangostano a stomaco vuoto

Ma come è possibile tutto questo?

Ti sarà certamente capitato di sentirti appesantito, di avere fastidiosi bruciori di stomaco e di avere un cattivo sapore in bocca dopo un pasto abbondante coronato da un bel dessert di frutta. Ciò che provoca tutti questi disturbi, oltre ad un abbinamento non bilanciato degli alimenti, è il consumo di frutta DOPO aver consumato un certo numero di cibi composti (carne, pasta, riso, pane…). Ma vediamo cosa succede all’interno del tuo stomaco: i cibi solidi e composti iniziano ad essere digeriti nello stomaco ad opera di enzimi e succhi gastrici e piano piano, grazie alla peristalsi vengono spinti nell’intestino dove concluderanno il ciclo digestivo. Ogni alimento ha bisogno di un certo ambiente nello stomaco, sia esso basico o acido, per essere digerito, ma lasciamo da parte questo aspetto e concentriamoci su cosa succede alla frutta.

La frutta, come anche la purea di mangostano, non inizia il ciclo digestivo nello stomaco, bensì nell’intestino dove in meno di 20-30 minuti viene totalmente assimilata e trasformata in energia immediatamente disponibile. Tuttavia se viene mangiata in seguito ad un pasto più o meno abbondante si ritrova “incastrata” nello stomaco insieme agli altri nutrimenti, bloccando la digestione perché il resto del cibo, a contatto con la frutta, inizia a fermentare, trasformandosi in una poltiglia difficilissima da digerire e distrutta dal punto di vista nutritivo. Gran parte di quello che hai mangiato viene in pratica sprecato e il corpo deve impiegare una quantità di energia molto superiore per far passare quella massa fermentata dallo stomaco all’intestino, provocando sonnolenza, affaticamento, bruciori e altri disturbi tipici. E alla fine di tutto il ciclo non ti sei nemmeno nutrito!

Ecco perché consigliamo di consumare la purea di mangostano a stomaco vuoto, ma questo consiglio è valido per tutta la frutta.  Consumarla come spuntino a metà mattino e nel pomeriggio o a colazione  è il modo migliore per depurare il tuo organismo, dargli il giusto nutrimento e portare al massimo i suoi livelli di energia. So che è difficile rinunciare al caffelatte con i biscotti della colazione, ma provaci anche solo per una settimana e poi mi dirai come ti senti.

A presto.

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