Antiossidanti endogeni, quali sono e come operano
Nelle pagine di questo blog tutto dedicato al mangostano abbiamo parlato spesso di antiossidanti. Sappiamo che ci aiutano a contrastare l’invecchiamento precoce dei tessuti, che proteggono il nostro sistema immunitario e che migliorano le funzioni cellulari, prevenendo e contrastando l’insorgere di malattie e patologie degenerative. Ma forse non tutti sanno quali sono le sostanze antiossidanti, dove si trovano o come vengono prodotte dal nostro organismo. In questo post cercheremo di dare qualche risposta.
Il nostro organismo ha adottato una serie di accorgimenti per proteggersi da agenti patogeni esterni, stress ossidativo ed eventuali danni al livello genetico. Il corpo produce naturalmente una serie di antiossidanti definiti endogeni, nello specifico si tratta per lo più di enzimi fra cui possiamo nominare il glutatione, il superossido dismutasi, la catalasi. Va citata anche la melatonina, un ormone che regola il battito cardiaco, ma di cui è stata studiata la più che discreta attività di scavenger all’interno dell’organismo. Altri antiossidanti endogeni sono le proteine-SH e le proteine dedicate alla sintetizzazione dei micronutrienti. Anche alcune molecole, come la bilirubina e l’acido urico, svolgono funzioni antiossidanti all’interno dell’organismo.
Ora vediamo come operano questi agenti antiossidanti endogeni.
Il glutatione: opera in sincronia con gli altri due enzimi citati e il suo compito principale è quello di mantenere sotto i livelli di guardia la concentrazione di ossigeno nel sangue. È l’antiossidante più efficiente prodotto dall’organismo ed è molto attivo nel contrastare nitriti, nitrati, benzoati e perossidi di idrogeno, nonché i radicali liberi. Inoltre svolge un’azione protettiva sui globuli rossi, prevenendo l’ossidazione che ne decreterebbe la distruzione prematura.
La catalasi: è un enzima composto da eme-proteine, molecole molto stabili che contengono al loro interno un complesso chimico in cui è presente anche il ferro suscettibile ad ossidazione o a riduzione. Queste caratteristiche permettono alla catalasi di essere particolarmente reattiva nei confronti dei prodotti di ossidazione instabili come ad esempio il perossido di idrogeno in grado di scatenare reazioni a catena degenerative e dannose per l’organismo.
Superossido dismutasi: esistono tre tipi diversi di SOD, il primo si trova nel citoplasma, dove si trovano la maggior parte delle sostanze vitali della cellula, il secondo nei mitocondri che regolano il ciclo cellulare e il terzo si trova al di fuori delle cellule. Il superossido dismutasi svolge un’importante azione di ossidoriduttasi sui radicali superossidi che vengono prodotti durante la trasformazione dell’ossigeno.
Proteine SH e proteine leganti. Le prime sono principalmente antiossidanti plasmatici, sono in grado di donare un elettrone, trasformando le molecole reattive in composti più stabili. Le seconde invece come dice il nome stesso, svolgono funzioni di legame, deposito e trasporto dei micronutrienti. Ogni classe di proteina legante agisce su un particolare microelemento in grado poi di svolgere tutta una serie di compiti all’interno dell’organismo.
La bilirubina è un prodotto dal metabolismo dell’emoglobina, agisce sui radicali perossilici nel plasma. È considerata un antiossidante anche più potente del glutatione, tuttavia la sua concentrazione nell’organismo è così bassa che la sua azione risulta meno radicale del glutatione. Ma questo è un bene perché una presenza massiccia di bilirubina può provocare itterizia e danni cerebrali…il corpo sa quello che fa.
L’acido urico è un prodotto del catabolismo delle purine e degli amminoacidi. Si stima che gran parte dell’azione degli antiossidanti endogeni sia portata avanti da questa sostanza. La loro funzione si svolge soprattutto nel sistema nervoso e nel tratto respiratorio dove agiscono sui radicali idrossile e perossi-nitrito e anche come riduttori della concentrazione di azoto.
Nel prossimi post parleremo non solo degli xantoni del mangostano, ma anche di altri antiossidanti naturali che si trovano in frutta, verdura e alimenti di origine naturale.