Antiossidanti esogeni, quali sono e dove si trovano

Ed eccoci di ritorno sul blog dedicato al mangostano per parlare degli antiossidanti. Nel post precedente abbiamo introdotto quelli endogeni, cioè prodotti dal nostro organismo, oggi parleremo invece di quelli esogeni, introdotti attraverso l’alimentazione, anche definiti come antiossidanti naturali.

Anche questo particolare tipo di antiossidanti svolgono principalmente tre funzioni:

- Prevengono la formazione di molecole instabili di tipo radicalico

- Limitano la sedimentazione di metalli pesanti nell’organismo

- Bloccano la reazione a catena dei radicali liberi, donando loro un elettrone.

 Possiamo suddividere gli antiossidanti naturali in:

- Vitaminici

- Non vitaminici

Al primo gruppo appartengono, chiaramente, la vitamina C, E e i carotenoidi che sono i precursori della vitamina A. Fanno invece parte del secondo i composti polifenolici, molecole organiche responsabili della colorazione di frutta e verdura. A seconda del colore che va dal bianco al viola scuro, i polifenoli assumono denominazioni distinte e con diverse capacità antiossidanti. Fra loro possiamo ricordare le catechine, gli antociani (sì, proprio quelli che danno il caratteristico colore viola alla buccia del mangostano e ai frutti e verdure con la stessa colorazione), i tannini (responsabili del sapore amarognolo di molti alimenti di origine vegetale), i bioflavonoidi (conosciuti anche sotto la denominazione di vitamina P), gli acidi fenolici e altre 5000 molecole diverse che sarebbe impossibile descrivere all’interno di un solo post. Infine vanno nominati certamente gli xantoni, presenti in maniera massiccia soprattutto nel mangostano, ma riscontrabili, anche se in misura minore, in altre specie vegetali come ad esempio l’iperico.

Un’ulteriore distinzione fra gli antiossidanti naturali è quella che li divide in idrosolubili e liposolubili e che ne differenzia anche il “campo di azione”. I primi operano all’interno della cellula stessa e nello specifico nel mitocondrio, mentre i secondi agiscono principalmente sulla membrana cellulare composta per lo più da lipidi, dove ne prevengono l’ossidazione.

antiossidanti esogeni

Anche se non è possibile descrivere l’azione e la denominazione di tutti questi composti fenolici e vitaminici, basti sapere che più l’alimentazione è varia e maggiori possibilità si hanno di introdurre nel nostro organismo la quantità necessaria di antiossidanti giornalieri necessari per contrastare la proliferazione dei radicali liberi. Si stima che l’assunzione ottimale giornaliera di antiossidanti sia di 2000 punti ORAC. Ogni alimento di origine vegetale e con una specifica pigmentazione apporta un certo numero di punti ORAC. Per saperne di più, dai un’occhiata alla tabella che trovi qui.

Gli antiossidanti naturali, benché siano presenti in maniera massiccia in frutta e verdura, si trovano anche in molti alimenti di origine animale. Fra questi cito soprattutto i molluschi, i crostacei e alcuni tipi di pesce come il tonno e le acciughe. Anche il latte e i suoi derivati contengono alcuni tipi di antiossidanti come anche le uova e la carne.

Purtroppo va anche detto che gli antiossidanti naturali sono termolabili o sono soggetti a deteriorazione, quindi per assicurarsi l’introito ottimale di queste sostanze è bene consumare gli alimenti il più possibile freschi ed evitare le cotture prolungate che ne distruggerebbero le strutture molecolari. Tuttavia questo non è possibile per tutti i cibi, quindi è bene ricordare che le canoniche 5 porzioni di frutta e verdura giornaliere sono il modo migliore per introdurre gli antiossidanti che ci servono, soprattutto se le consumiamo nel loro stato naturale o sotto forma di passati, frullati, puree e centrifugati.

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