L’attività antinfiammatoria del mangostano e l’asma
L’asma è una malattia infiammatoria che colpisce le più piccole vie respiratorie dei polmoni: alveoli e bronchioli. Durante un attacco di asma si restringono a causa delle contrazioni involontarie dei muscoli parietali e vengono coinvolti numerosi processi immunologici: il sistema immunitario tenta di combattere gli agenti patogeni e gli allergeni esterni, ma questo provoca un peggioramento dell’infiammazione a causa dell’azione dei globuli bianchi che attacca i tessuti degli alveoli, con l’intenzione di eliminare il patogeno e riparare i danni ai tessuti da essi causati.
Questa risposta immunitaria violenta che impedisce a chi soffre di asma di respirare ha condotto i medici a pensare per lungo tempo che si trattasse per lo più di un disturbo allergico. Fortunatamente la ricerca ha fatto passi avanti e ha iniziato a considerare l’asma principalmente come malattia infiammatoria e solo in secondo luogo come un disturbo allergico, di conseguenza sono anche cambiati i metodi terapeutici per trattarla.
Le principali cause dell’asma sono genetiche ed ambientali. Chi è predisposto a sviluppare questo disturbo possiede un sistema immunitario estremamente reattivo agli allergeni esterni che possono essere di varia natura: dal polline al pelo di animali, ma anche soprattutto inquinamento, smog e tossine. Ciò causa una maggiore risposta infiammatoria degli alveoli e una azione costrittiva dei muscoli toracici e delle vie respiratorie che restringono i capillari fino a bloccare il transito dell’aria e impedendo lo scambio di ossigeno e anidride carbonica del sangue. Questo provoca un forte stress dei muscoli toracici e iperventilazione che possono portare al collasso respiratorio.
Purtroppo qualunque medico potrà dirvi che i farmaci utilizzati per il trattamento dell’asma, principalmente antinfiammatori steroidei, hanno non pochi effetti secondari e che non esiste una terapia definitiva per curare l’asma. Tuttavia senza farmaci l’infiammazione costante provoca un ingrossamento dei muscoli parietali, diminuendo man mano la capacità dell’aria di transitare agevolmente e anche una maggior sensibilità agli allergeni esterni, innescando una sorta di circolo vizioso che genera attacchi più frequenti.
Vediamo se il mangostano può dare una mano :).
Le ricerche in vitro e in vivo dicono di sì. Le catechine, gli xantoni e le proantocianidine contenuti nel frutto hanno un’altissima sinergia antiossidante che possono aiutare l’organismo a contrastare lo stress ossidativo causato dalla proliferazione dei radicali liberi, tossine ed agenti patogeni esterni. Le analisi in laboratorio e somministrazioni a pazienti asmatici hanno anche dimostrato una forte attività antinfiammatoria unita a quella antivirale, anch’essa piuttosto marcata. Inoltre in vitro è stata evidenziata un’azione antistaminica molto interessante soprattutto negli xantoni e nelle proantociandine.
Nonostante questo gli studi non sono ancora giunti a determinare con certezza come questi composti fenolici attuino nel nostro corpo ed è ancora troppo presto per considerarli una soluzione determinante per il trattamento dell’asma. Tuttavia alcuni pazienti che si sono sottoposti alla somministrazione di supplementi a base di mangostano, unita alla normale terapia con farmaci steroidei, hanno dimostrato un miglioramento dei sintomi e una diminuzione dell’infiammazione piuttosto incoraggiante.
Il consiglio è quello di provare ad integrare la propri dieta con purea di mangostano dal momento che la sua assunzione non provoca effetti secondari dannosi e testare durante un certo periodo di tempo come reagisce il proprio corpo.
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