Si può essere allergici al mangostano? Domande e risposte
Il mangostano può avere degli effetti indesiderati? È di sicuro utilizzo per chiunque? Ci sono delle precauzioni che devo prendere per utilizzare la purea di mangostano in tutta tranquillità? Queste sono alcune domande che i lettori di questo blog mi hanno fatto, così ho deciso di utilizzare questo post per rispondere a tutti loro.
Iniziamo col dire che il mangostano può causare lievi reazioni allergiche a chiunque potenzialmente sia allergico a questo frutto, proprio come lo si può essere alle fragole o alla soia, ma nessuno dei sintomi riscontrati sono stati valutati come pericolosi: insomma non ci sono rischi per la vita, ma solo fastidiosi sintomi allergici di lieve entità.Vediamo quali possono essere.
Reazioni allergiche
Le reazioni allergiche al mangostano possono manifestarsi con arrossamenti, gonfiori, pruriti e rash cutanei che scompaiono nel giro di poco tempo. In altri casi si possono riscontrare leggeri dolori articolari o mal di testa di lieve entità, in altri diarrea o costipazione. I sintomi scompaiono se si smette di mangiare il mangostano nelle sue varie forme.
Per valutare in modo immediato se si è allergici si può fare un test casalingo: lavate con cura un braccio, provocate una leggera fuoriuscita di sangue per mezzo di una spilla da balia sterilizzata e applicate una benda impregnata di purea di mangostano. Se nelle seguenti 24 o 48 ore compaiono sintomi simili a quelli elencati è probabile che siate allergici.
Crisi di guarigione o reazione di disintossicazione
Un’altra reazione del corpo che può essere confusa con un fenomeno allergico al mangostano può manifestarsi nel caso delle così dette “crisi di guarigione” o “reazione di disintossicazione” durante il quale il corpo (soprattutto fegato e reni) reagisce al complesso fitoterapico del frutto provocando una serie di sintomi. Mal di testa, dolori muscolari e articolari, sonno discontinuo e disturbi gastrici sono i più comuni. Per valutare se si tratta di allergia o di crisi da guarigione è necessario portare al minimo l’assunzione di purea di mangostano (un cucchiaino da té al giorno) e verificare se i sintomi persistono o scompaiono. Nel primo caso dovrete interrompere la vostra assunzione perché siete allergici, nel secondo potrete nuovamente integrare la vostra dieta con la purea di mangostano senza preoccuparvi di effetti secondari. Comunque va detto che i casi di allergia a questo frutto sono molto rari.
Interazione con farmaci
L’assunzione di mangostano è stata affiancata ad un gran numero di farmaci sintetici, ma al momento non sono mai state riscontrate interazioni nocive, nemmeno in trattamenti cortisonici o chemioterapici, a meno che questi ultimi non si basino sull’attività dei radicali liberi per eliminare le cellule cancerogene. In questo caso l’attività antiossidante del mangostano potrebbe rappresentare un ostacolo per la terapia.
Se state seguendo particolari terapie e assumete diversi farmaci è bene consultare il vostro medico per eliminare qualsiasi dubbio in proposito. Nessun composto, per quanto naturale può essere decretato sicuro al 100%. Pensate, persino l’uva, nonostante i suoi molteplici benefici, può avere interazioni più o meno dannose con alcuni farmaci e alterare i valori del sangue.
Policitemia Rubra Vera
Chi soffre di questa malattia dovrebbe evitare di usare la purea di mangostano in quanto il frutto promuove la proliferazione di globuli rossi già esasperata per la presenza del disturbo.
Trattamenti con il Coumadin
Il mangostano non contiene vitamina K quindi non può interferire direttamente con il farmaco, tuttavia la sua attività sui globuli rossi potrebbe avere conseguenze sul trattamento. Il consiglio degli esperti è quello di discuterne con il proprio medico curante, prendere la purea di mangostano per 4-5 giorni e sottoporsi ad un esame del sangue per valutare possibili mutamenti.
Per qualsiasi altra domanda o caso specifico mi piacerebbe che lasciaste un commento e vi risponderò il più rapidamente possibile.
Grazie e a presto.
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