Il mangostano, un buon alleato contro i metalli pesanti

Bentornati sulle pagine di Mangostano.eu.

La scorsa settimana abbiamo introdotto alcuni degli alimenti che possono aiutarci a contrastare l’accumulo di metalli pesanti nel nostro organismo e oggi vorrei continuare il discorso concentrandomi su quelle virtù del mangostano che possono rendersi altrettanto utili. Iniziamo col definire quali sono i microelementi necessari al nostro organismo per funzionare correttamente e per contrastare l’accumulo di metalli pesanti che in situazioni di carenze nutritive possono venir impiegati erroneamente dal corpo per espletare le sue funzioni.

Il corpo umano è composto per il 5% dai così detti sali minerali che si suddividono in macroelementi (calcio, fosforo, potassio, sodio, magnesio e cloro) e microelementi, od oligoelementi presenti in quantità minori o in traccia (rame, ferro, cloro, fluoro, iodio, selenio e cobalto). Sono tutti composti indispensabili per il nostro corpo e definiti essenziali perché non siamo in grado di sintetizzarli autonomamente, ma vanno introdotti regolarmente attraverso l’alimentazione. Non sono elementi calorici, ciò significa che non sono impiegati per la produzione energetica come invece accade per le proteine, i lipidi e gli zuccheri (semplici e complessi), ma sono tuttavia indispensabili per compiere le funzioni metaboliche ed energetiche. Ad esempio sono necessari per l’equilibrio elettrolitico del corpo, sono alla base della composizione di ossa e denti, regolano le funzioni del sistema nervoso centrale e dei muscoli, formano le membrane cellulari, permettono le comunicazioni e gli scambi intracellulari e vengono utilizzati in numerose attività enzimatiche.

Il mangostano possiede parte dei sali minerali indispensabili alla vita, fra cui il ferro, il fosforo, il calcio e il potassio. La sua azione depurante, stimolante, immunitaria e chelante (in grado cioè di legarsi ai metalli pesanti e trasportarli fuori dall’organismo) si completa grazie ad altri composti vitali quali: antiossidanti come gli xantoni, le catechine, gli antociani, i tannini e gli steroli vegetali, nonché la vitamina C e alcune del gruppo B (B1, B2, B6). Questo mix di antiossidanti, elementi chelanti, vitamine e sali minerali essenziali rende il frutto del mangostano un ottimo alleato contro lo stress ossidativo , i radicali liberi e i metalli pesanti.

Ora vediamo in breve quali azioni svolgono questi preziosi elementi del mangostano nel nostro organismo.

Il ferro è forse l’oligoelemento più conosciuto ed è presente nel nostro corpo a vari livelli: nel sangue, nella milza, nel fegato e nel midollo delle ossa per un totale di circa 4 grammi. La sua carenza nell’organismo può causare astenia, anemia, e una maggior predisposizione alle infezioni. La dose di assunzione consigliata per mantenere ottimale il suo livello nel corpo è di circa 10 mg per adulti e anziani e di 18 mg per le donne fertili. Avrete già sentito che il ferro può essere introdotto nell’organismo attraverso due fonti principali: quelle animali e quelle vegetali. La prima fonte è più facilmente assimilabile dall’organismo, mentre la seconda può non essere completamente metabolizzata dall’organismo, in quanto l’assorbimento del ferro vegetale può essere ostacolato da alcuni composti organici come i tannini (presenti soprattutto nella buccia del mangostano) e non essere quindi correttamente assimilato. Tuttavia la massiccia presenza di vitamina C, che interviene nei processi enzimatici per la corretta metabolizzazione del ferro vegetale, risolve questo problema, rendendo il mangostano una buona fonte di ferro.

Il fosforo e il calcio sono gli elementi la cui presenza è più massiccia: il calcio ad esempio può arrivare a rappresentare oltre un chilo e duecento grammi del peso corporeo totale. Questi due elementi lavorano spesso in sinergia nell’organismo per espletare diverse funzioni e si trovano principalmente nell’apparato scheletrico e in quello dentario. Regolano le funzioni energetiche per l’assimilazione di carboidrati, proteine e grassi, partecipano all’attività muscolare e nervosa (soprattutto il calcio che rappresenta uno dei veicoli più importanti per l’attività di diversi neurotrasmettitori), regolano le funzioni enzimatiche ed ormonali e partecipano alle comunicazioni e trasmissioni energetiche fra le cellule. In particolare poi il fosforo è uno degli elementi fondamentali per espletare correttamente le funzioni genetiche, per trasportare energia al cervello e per assimilare correttamente la vitamina B2, anch’essa contenuta nel mangostano. Difficilmente si rischia di incorrere in una carenza di fluoro e calcio, tuttavia la loro mancanza può causare fluorosi (problema ai denti), rachitismo e osteoporosi.

Anche il potassio è presente in buone quantità nella purea di mangostano e rappresenta uno dei macrolementi essenziali. Il suo simbolo nella tavola degli elementi è K, di derivazione latina della parola  Kalium che significa alcalino. La sua presenza è fondamentale per mantenere stabile l’equilibrio acido-base e quello elettrolitico dell’organismo (quest’ultima funzione svolta in sinergia con il sodio). Inoltre è importantissimo per le funzioni muscolari e la pressione arteriosa, in particolar modo per quelle del cuore di cui regola la frequenza e le contrazioni e l’irrorazione ematica. Il potassio è presente soprattutto in frutta e verdura fresca che andrebbero mangiate tali per assicurarsi il giusto apporto di Potassio. Infatti le cotture prolungate possono disperderne il contenuto. Una carenza di potassio può provocare problemi cardiaci, stanchezza, debolezza muscolare e nausee con giramenti di testa.

Per oggi abbiamo terminato, ma vi lascio con la parola dell’esperto. In questo video vi verrà spiegato in modo semplice le funzioni sali minerali e vitamine nell’organismo e come integrarli giornalmente nell’alimentazione.

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