Le bugie sul cibo più clamorose
Spesso capita di modificare la nostra alimentazione basandoci sul sentito dire. “ho sentito che il tal frutto fa cadere i capelli” e smettiamo di mangiarlo. Queste leggende metropolitane posso causare l’abbandono di prodotti che, in realtà, fanno bene e che non sono affatto dannosi per la nostra salute. Questo non vuol dire che tutto quello che si consiglia di bandire dalla nostra tavola sia una bugia. Esistono davvero degli alimenti dannosi ma, prima di tacciarli come tali è bene valutare con cura le fonti.
Sfatiamo le bugie sul cibo più diffuse.
Medici e scienziati eseguono studi specifici sugli alimenti al fine di assicurare una corretta e sana alimentazione. Spesso, però, le loro analisi sono ancora in fase di elaborazione quando appaiono sul web notizie su quanto sia poco salutare un certo cibo, notizia spesso prontamente smentita da un esame più approfondito. Ecco perché è bene, sì, fare attenzione a ciò che si mangia ma è altrettanto importante non lasciarsi influenzare da quelle che spesso sono solo delle bufale. Ecco, quindi, alcune delle bugie sul cibo più gettonate:
- Gli OGM fanno male: forse questo potrebbe far torcere il naso a molti ma, non esistono prove scientifiche che gli OGM, ossia gli organismi geneticamente modificati, siano dannosi per la salute. Gli Ogm sono organismi viventi dal patrimonio genetico modificato mediante speciali tecniche applicate dall’ingegneria genetica al fine di eliminare determinati fattori o modificarli. Secondo alcuni studiosi, gli organismi geneticamente modificati non fanno male, anzi. Della stessa idea sono l’Unione Europea e l’American Medical Association. Ciò che segrega tra gli alimenti banditi gli OGM è la scarsa conoscenza che ne abbiamo. Basterebbe pensare che il mais, ad esempio, che oggi mangiamo è geneticamente modificato nel senso che è frutto di una selezione fatta dall’uomo con lo scopo di produrre un alimento migliore. Il fatto che tale selezione sia fatta in laboratorio, non dovrebbe spaventare ma dovrebbe conferire maggiore sicurezza a tali alimenti.
- L’aspartame è cancerogeno : questa affermazione che molti hanno preso sul serio non è scientificamente provata. Inoltre, alcuni scienziati hanno paventato l’ipotesi che possa essere vero il contrario. Nemmeno questo è certo ma, ciò non deve portare all’esclusione totale dell’aspartame, un edulcorante, dolcificante ed esaltatore di sapidità artificiale composto da due amminoacidi: l’acido aspartico e la fenilalanina. Essendo comunque un dolcificante è bene non esagerare con le dosi.
- Mangiamo troppo salato: ce lo sentiamo ripetere dalla notte dei tempi tanto che molti hanno deciso di eliminare completamente il sale dalla propria alimentazione. Ridurre il sale è importantissimo per chi soffre di pressione alta ma, per chi invece non ne soffre la questione è dibattuta. Non è bene chiaro, infatti, cosa significhi “troppo salato”, quale sarebbe la quantità di sale che non è consigliabile superare. Secondo uno studio scientifico apparso di recente sul Washington Post l’ammontare di sale consumabile giornalmente da una persona in salute sarebbe di 6mila milligrammi. Immaginate che in una normale dieta, il medico consiglia di non superare i 2.300, 2.500 milligrammi di sale al giorno. Secondo questo studio, invece, pare che un pizzico di sale in più nelle pietanze oltre a migliorarne il sapore non faccia affatto male alla salute.
- Il colesterolo fa male: altra idea sostenuta da molti che ha inserito un alimento specifico nella lista nera: le uova. Le uova secondo notizie antiche di 40 anni, contengono elevatissime quantità di colesterolo nel tuorlo, la parte rossa. Per questo da anni ormai vengono utilizzate con parsimonia, soprattutto da chi crede a questa teoria, limitandosi al consumo di non più di 2-3 a settimana. In realtà l’idea che le uova facciano male è superata. Mangiarle non è pericoloso per la salute ed è un apporto proteico importantissimo per la nostra salute.
- Il glutammato monosodico è pericoloso: niente di più falso considerando che, addirittura, alcuni hanno pensato bene di definirlo “killer”, un’esagerazione bella e buona. Questa leggenda metropolitana messa in giro è stata smentita da chi fa del controllo alimentare il suo mestiere e stiamo parlando dell’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali degli Stati Uniti, le Nazioni Unite, i governi di Australia, Gran Bretagna e Giappone, per citarne alcuni. Secondo queste fonti autorevoli che da tempo analizzano questa sostanza, il glutammato monosodico, non è nocivo per gli esseri umani. Certo, a qualcuno può far male ma nella misura in cui si è intolleranti o allergici a tali alimenti, proprio come accadrebbe ad un soggetto affetto da celiachia se mangiasse del pane fatto con farina di grano. Per questo non bisogna condannare a priori certe sostanza ma, studiarne gli effetti e valutare la reale tossicità sul nostro organismo.
- Rinunciare al glutine: in molti hanno deciso di abbandonare il glutine pur non essendo affetti da patologie che lo richiedano, come ad esempio la celiachia. Non è ben chiaro se lo si faccia per moda o tendenza o perché si ritiene che davvero il glutine contenuto in certi alimenti faccia male. Questo non è stato scientificamente provato se non nei casi di allergie o intolleranze. Per tutti coloro che non soffro di queste patologie il consumo di pasta o pane di grano non sono banditi, anzi, possono essere consumati in totale tranquillità.
Quello che vogliamo sottolineare con queste parole è che sappiamo bene che esistono alimenti di cui è stata scientificamente provata la pericolosità ma, ne esistono di altrettanti la cui nocività non è stata dimostrata. Questo non vuol dire che tutto ciò che si dice faccia bene è sano davvero così come non è vero che tutto ciò che è pericoloso faccia male sul serio. Bisogna imparare ad avere un po’ di spirito critico e di valutare con attenzione tutto quello che mangiamo pur non facendoci intimorire da leggende sul cibo. Mangiare con attenzione, senza esagerare, scegliendo magari frutta e verdura non trattata, carni di sicura provenienza, può assicurarci una buona salute senza dover ricorrere a limitazioni alimentari che, spesso, si dimostrano totalmente inefficaci. La qualità e la quantità del cibo che mangiamo è quello che rende davvero sicura e sana un’alimentazione.