Alimentazione crudista

L’alimentazione crudista prevede l’assunzione di cibi non cotti. Ma come nasce questa tendenza alimentare? Nel 1897, il medico Maximilian Bircher-Benner, aprì in Svizzera una casa di cura dal nome altisonante: Lebendige Kraft, Forza Vitale. L’idea che portò lo studioso alla fondazione di questo istituto nacque in seguito ad una cura da lui intrapresa a base di mele crude per risolvere un problema all’ittero. Visti gli ottimi risultati, portò avanti alcuni esperimenti sull’influenza e gli effetti che una dieta a base di alimenti crudi avevano sulla salute dell’uomo.

Conosciamo meglio l’alimentazione crudista.

Alimentazione crudistaMa sembrerebbe che le origini del crudismo siano fatte risalire ben prima delle “innovative” idee del dottor Bircher-Benner. Si parla di crudismo e dei suoi fondamenti già secoli fa, nel Vangelo della Pace, testo sacro appartenente al ceppo ebraico degli Esseni. Anche Gandhi affrontò l’argomento nel suo libro del 1949, Regime e riforma alimentare: “Per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo”. Ai giorni d’oggi la dieta crudista sta prendendo sempre più piede soprattutto negli Stati Uniti probabilmente dovuto al fatto che si ritiene che un’alimentazione basata su cibi non sottoposti a cottura abbia una funzione anti-età. Per questo molte star di Hollywood hanno deciso di darsi all’alimentazione crudista.

Il principio alla base dell’alimentazione crudista è che gli alimenti nascono crudi ed alle origini l’uomo, prima dell’avvento del fuoco, si alimentava di prodotti non cotti. La cottura si è diffusa solo in seguito come pratica che modifica il cibo rendendolo più commestibile ma, secondo alcuni, meno salutare per il nostro organismo. Gli aspetti considerati negativi della cottura dei cibi, da chi sostiene l’alimentazione crudista, sono:

  • La cottura trasforma la percezione che abbiamo del senso di sazietà;
  • Trasforma la consistenza del cibo rendendola innaturale;
  • Riduce l’apporto vitaminico dei cibi che con la cottura perdono alcune delle sostanze nutritive che contengono.

Quindi, l’alimentazione crudista bandisce la cottura dei cibi perché questa li trasforma rendendoli meno nutrienti se non dannosi per il corpo umano. Ecco, quindi, che diventa fondamentale sapere quali sono i cibi che un regime alimentare così rigido consente di mangiare. Generalmente si preferisce la frutta tutta e alcuni tipi di verdura affiancati da semi e frutta secca. Tuttavia, esisto differenti tipi di crudismo:

  • Crudismo a base di frutta: chi sceglie di seguire questo regime alimentare si ciba esclusivamente di frutta, meglio se di natura biologica;
  • Crudismo vegano: come dice la parola stessa, il crudista vegano bandisce non solo gli alimenti cotti ma anche quelli di origine animale come le uova, il burro, il miele e il latte.
  • Crudismo vegetariano: i crudisti vegetariani possono mangiare sia frutta che verdura rigorosamente cruda. Nella loro dieta sono inclusi anche alimenti come uova e latte con i suoi derivati purché non siano cotti.
  •  Crudismo onnivoro: in questa categoria rientrano coloro che mangiano ogni tipo di alimento solo se sottoposto a cottura. Quindi consumano frutta cruda, verdura cruda, prodotti animali come carne e pesce ed i loro derivati come miele e latticini, anch’essi crudi.

Bisogna, però, precisare che i crudisti non bandiscono totalmente la cottura ma, questa deve sottostare ad una sola ed unica imprescindibile norma: i cibi possono essere cotti ad una temperatura che non deve superare i 42°C. Superare questa temperatura significherebbe compromettere i valori nutrizionali del cibo. Tuttavia, non cuocere il cibo non significa mangiarlo così com’è. Il crudista può sottoporre gli alimenti a trattamenti che ne trasformino la consistenza senza l’uso di alte temperature e senza modificarne le proprietà benefiche. Per questo sono diffusi tra chi sceglie questo tipo di regime alimentare frullati, centrifugati, puree oltre che a lavorazioni come l’essiccazione, la germinazione e la marinatura.

crudistaMa quali sono i reali o supposti vantaggi di un’alimentazione crudista?

  • Non cuocendo i cibi questi conservano per intero le loro sostanze nutrizionali;
  • I cibi crudi danno maggiore senso di sazietà e, quindi, si mangia meno;
  • Un ritorno alle origini e al contatto diretto con la natura ed i suoi prodotti;
  • Alimenti economici e con pochissime calorie.

Ma diete di questo tipo che propongono esclusivamente cibi non cotti hanno comunque i loro svantaggi, sottovalutati da chi, invece, sostiene a spada tratta il crudismo:

  • Magiare elusivamente cibi crudi può causare disturbi intestinali come tensione addominale, meteorismo e flatulenza;
  • Favorisce la percezione del freddo rendendo la dieta di difficile applicazione nei periodi più freddi dell’anno;
  • Evitando la cottura si rischia di non uccidere i germi ed i batteri che vengono distrutti ad alte temperature e quindi di introdurli nel nostro organismo. Per questa ragione l’alimentazione crudista è altamente sconsigliata non solo alle donne in gravidanza per evitare rischi al feto, ma anche a coloro che soffrono di patologie come l’AIDS o a coloro che hanno le difese immunitarie compromesse come chi si sottopone a cure chemioterapiche;
  • Gli alimenti non cotti, a differenza di quanto sostengono i crudisti, sono meno digeribili di quelli cotti che, inoltre, sono anche più facilmente assorbiti dal nostro organismo.

Seguire regimi alimentari come il crudismo o il vegan esimo sono scelte che vanno valutate attentamente e, soprattutto, sotto consiglio di un medico. Eliminare certi alimenti dalla propria dieta non è detto che sia salutare. L’ideale è sempre mangiare di tutto un po’, senza esagerare ma, allo stesso tempo, senza bandirne nessun alimento dalla nostra tavola. Ecco, quindi, che diventa importantissimo informarsi prima di seguire una dieta per capire bene se si adatti bene al nostro stile di vita.

I commenti sono chiusi.

Privacy: questo sito usa cookie. Leggi l'informativa per i dettagli. OK Privacy Policy