Chapati: il pane indiano
Noi italiani di pane ce ne intendiamo, ne abbiamo differenti varietà in base alle regioni ed è una pietanza che non manca mai sulle nostre tavole. Anche in altri paesi del mondo, però, utilizzano il pane per accompagnare piatti deliziosi e prelibati. Delle tante tipologie di pane provenienti da varie parti del pianeta, oggi volgiamo parlarvi del Chapati, il pane tipico della cucina indiana. Nasce in India ma il Chapati è diffusissimo anche nell’Asia meridionale, in Medio Oriente e in diversi paesi dell’Africa orientale, come il Kenya e la Tanzania. La sua forma è molto simile a quella di una piadina, piatto e rotondo.
Il Chapati, una delizia proveniente dall’oriente.
Viene realizzato utilizzando della farina integrale, acqua e sale, proprio come facciamo noi con il nostro pane. In questo caso, però, alla pagnotta non viene data la tipica forma a mezza sfera ma ogni panetto viene schiacciato dandogli la forma di una pizza del diametro di circa 12 cm. La cottura avviene su una particolare padella di ferro chiamata tawa che diffonde il calore in modo uniforme ma nei paesi tipici viene spesso cotto direttamente sulla fiamma viva. Questo permette al Chapati di gonfiarsi e di cuocersi in maniera omogenea dando vita a quello che nella lingua locale si chiama Gujrathi phulka.
Il Chapati non contiene nessun tipo di lievito ed in India, ancora oggi, vige la regola che la farina semi-integrale utilizzata per prepararlo venga macinata a mano. In realtà ciò che rende questo pane così apprezzato è l’utilizzo di una miscela di farine diverse che secondo un’antica tradizione sono miglio, orzo, grano saraceno e grano. In commercio esistono dei preparati di farine specifici per il Chapati ma, se non fosse così facile reperirli, può essere sufficiente mescolare una metà di farina bianca con una metà di farina integrale.
La parola Chapati è un termine generico per indicare questo tipo di pane ma, il suo nome cambia in base al tipo di farina utilizzata. Se si usa farina di miglio o mais al posto di quella di grano sono detti bajra roti o makke ki roti, se ottenuti con farine di miglio, mais e lenticchie, allora vengono definiti missi roti. Il Chapati, nel suo paese di origine, viene servito con una zuppa di lenticchie chiamata dal o con delle verdure speziate raccolte dalla padella utilizzando il Chapati a mo di cucchiaio.
Dopo aver parlato tanto del Chapati perché non provare a farlo direttamente a casa vostra? Ecco cos vi occorre per ottenere 8 Chapati croccanti e friabili:
Ingredienti
240 gr di farina per Chapati o, in alternativa 2 parti di farina integrale e 1 di farina bianca 00
180 ml di acqua
½ cucchiaino di sale
Preparazione
In un bicchiere di acqua tiepida fate sciogliere per bene il sale. Intanto disponete la farina a fontana su una spianatoia. Aggiungete l’acqua e sale un po’ per volta ed amalgamate. Continuate a lavorare l’impasto fino a quando tutta l’acqua non sarà stata assorbita dalla farina e poi per altri 10 minuti in modo da ottenere un impasto liscio e compatto.
A questo punto fatene una palla e mettetela in una ciotola con un panno a coprirla. Lasciate riposare per 20 minuti circa. A questo punto prendete l’impasto e stendetelo a formare un salsicciotto bello spesso. Tagliatelo a fette larghe almeno 2 cm, con la quantità di farina utilizzata dovrebbero venirne fuori 8. Ogni fettina verrà poi lavorata singolarmente. Appallottolatela e stendetela aiutandovi con un mattarello.
Giratela più volte in modo da darle la forma rotonda tipica. Per evitare che l’impasto si attacchi al mattarello “sporcatelo” con della farina, stessa cosa fate con la spianatoia. A questo punto non resta che cuocerle. Indubbiamente se disponete di una tawa sarebbe l’ideale ma si prestano perfettamente a questa cottura anche le padelle per le crepes o delle semplici padelle antiaderenti purché abbiano un diametro non inferiore a quello del Chapati.
Disponete un Chapati per volta quando la padella sarà bella calda. Con il procedere della cottura sulla superficie del pane si formeranno delle bolle, questo richiederà non più di 30-40 secondi, a questo punto girate il pane e fatelo cuocere dall’altro lato. Fate la stessa cosa con tutti i dischi di Chapati. Conservatelo in una busta da pane perché si mantenga bello caldo e servitelo come meglio preferite.
Poiché questa ricetta contiene farina di grano il Chapati così realizzato non può essere consumato da chi soffre di celiachia, l’intolleranza al glutine, ma esistono alcune ricette che prevedono l’uso esclusivo della farina integrale assicurando comunque il sapore unico ed inequivocabile del Chapati indiano.
Consigliamo di mangiare in Chapati appena fatto o al massimo in giornata perché tende ad indurirsi e, seppur riscaldandolo sulla fiamma torna morbido, non è mai buono come quello appena cucinato. Ricordate che il pane indiano si mangia esclusivamente con le mani e che può essere consumato sempre, sia a pranzo che a cena, magari accompagnando qualche prelibata ricetta molto speziata per un pasto dal sapore etnico.