Il mandarino e le sue proprietà
Gli agrumi come le arance d i limoni anche i mandarini sono ricchi di sostanze che fanno bene alla nostra salute. Tipici dei mesi invernali per molti sono associati alle festa natalizie perché è proprio in questi giorni che se ne fa grande uso. Ma conosciamo questo frutto tanto buono per il nostro organismo. Il mandarino nasce dall’albero del mandarino, il ci nome scientifico è Citrus reticolata. È un albero da frutta appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Esisto soltanto tre specie a cui risalgono tutti gli agrumi, ed il mandarino è l’unico di questi che è dolce e non aspro come gli altri.
Perché il mandarino fa bene alla salute
La pianta del mandarino è un albero che può raggiungere anche i 4 metri di altezza. Il frutto ha una forma sferica la cui buccia molto profumata, sottile e porosa ha un color arancio intenso più scuro della polpa. Questa è succosa e callosa e divisa in spicchi. Il suo gusto è dolce e intenso che richiama quello agrumato dell’arancia ma molto più delicato. La buccia del mandarino viene utilizzata per l’estrazione dell’olio essenziale dal colore giallo chiaro. Da un albero di mandarino si possono ricavare circa 500-600 frutti ogni anno. esistono tante varietà di mandarino. Ecco le più conosciute:
Mandarino King (Citrus nobilis - Citrus deliciosa)
Questa pianta ha origini cinesi e raggiunge altezze anche di 5 metri. Fu importata in Oriente dall’Europa agli inizi dell’Ottocento. Si ritiene sia un incrocio ottenuto dall’unione del mandarancio (Citrus reticolata) e dell’arancio dolce (Citrus sinesi). Ha frutti succosi e buccia molto sottile.
Mandarino Cleopatra (Citrus reshni)
Le sue origini sono da far risalire alla lontana India. I frutti, molto simili alle clementine che noi tanto apprezziamo, si differiscono da questa per la presenza di numerosi noccioli nella polpa. La buccia è di colore arancio e si stacca facilmente dalla parte commestibile che è la polpa. Questa varietà di pianta è anche utilizzata come albero ornamentale.
Mandarino Satsuma (Citrus unshiu)
Di dimensioni inferiori rispetto a quelli visto fino ad ora, questa varietà di mandarino è originaria del Giappone e fu importata nel nostro Paese all’inizio del 1800. I frutti sono leggermente più grandi del normale e la buccia molto sottile. Ciò che li rende tanto amati ed apprezzati è il fatto che al suo interno non contengono semi. Vengono colti e mangiati quando la buccia non ha ancora raggiunto la colorazione tipica arancione. Secondo studi di settore questa pianta è tra quelle che maggiormente resistono alle basse temperature, pur trattandosi di piante, quelle di mandarino, prettamente invernali.
Mandarino tangerine o tangor (Citrus tangerina)
Questa pianta fa parte del gruppo dei Tangerini, il cui nome deriva dal paese di origine Tangeri, in Marocco, da dove venne poi portato in Europa. Il suo frutto ha una forma rotonda e delle dimensioni simili a quelle di un’arancia. Ha un colore più vicino al rosso che all’arancio ed il sapore è dolce e zuccherino.
Mandarino Cinese o Kumquat
Questa varietà appartiene al genere Fortunella, di origine asiatica, di cui esistono 2 differenti specie: il Narumi (Fortunella japonica) con frutti tanto piccoli da essere chiamati mini-aranci, e il Nagami (Fortunella margaritha), con piccoli frutti dalla forma ovale. Ciò che differenzia questa varietà di mandarino dalle altre è che il suo frutto viene mangiato senza essere previamente sbucciato perché la buccia è molto dolce in contrasto con il sapore aspro della polpa.
Queste sono le varietà di mandarino più conosciute, ma non tutti sanno che dal mandarino sono nate anche altre due specie di ibridi:
Mandarancio (Citrus reticulata)
Ottenuta dall’unione del mandarino e dell’arancio, ha frutti di grandi dimensioni con una buccia spessa e profumata. La polpa e succosa ed estremamente dolce.
Clementine (Citrus clementina)
Il nome è legato a quello del frate missionario Clemente Rodier, che fu il primo a coltivarle in Algeria. Le clementine sono il risultato dell’unione tra il mandarino e il mandarancio.
Mapo (Citrus x tangelo)
È un incrocio tra mandarino Avana e pompelmo Duncan. La buccia è sottile e di colore verde anche quando è completamente maturo. La polpa ha un gusto lievemente aspro.
Le varietà del mandarino sono diffuse in tutto il mondo. Infatti, ad esempio, in America la varietà più coltivata è la satsuma o mikan, giunta in quelle terre nel lontano 1876 e proveniente dal Giappone. Il suo nome è dovuto all’omonima regione giapponese ma non solo. In America esiste una città che ha lo stesso nome e si trova nell’Alabama famosa per i suoi mandarineti. La varietà Satsuma è nota anche da noi ed è coltivata in Sicilia assieme alle varietà Avana e Paternò. In Sicilia, poi, esiste una varietà rarissima che prende il nome di Mandarino tardivo di Ciaculli, coltivato nell’omonima frazione di Palermo, dal sapore estremamente dolce e delicato.
Il mandarino, in tutte le sue varietà fa molto bene alla salute. Vediamo, quindi, i suoi valori nutrizionali nel dettaglio per 100 gr di polpa:
Acqua 81,4g
Proteine 0,9g
Lipidi 3g
Colesterolo 0,0mg
Carboidrati 17,6g
Zuccheri solubili 17,6g
Fibra alimentare 1,7g
- Fibra solubile 0,67g
- Fibra insolubile 1,03g
Energia 72,0kcal
Sodio 1,0mg
Potassio 210,0mg
Ferro 0,3mg
Calcio 32,0mg
Fosforo 19,0mg
Tiamina 0,08mg
Riboflavina 0,07mg
Niacina 0,30mg
Vitamina A 18,0mg
Vitamina C 42,0mg
Come abbiamo visto da questo elenco, il mandarino è un frutto ricco di acqua, sali minerali, zuccheri semplici e vitamine. Inoltre, grazie al suo elevato apporto energetico è particolarmente indicato nella dieta degli sportivi. Però, poiché è ricco di fruttosio, va consumato meno rispetto ad altra frutta come mele, pere o arance. Per questo se si soffre di diabete o obesità è bene starne alla larga. L’elevato contenuto di fibre lo rende idoneo per chi soffre di difficoltà di digestione o stipsi o meteorismo perché regola e migliora il funzionamento ed il traffico intestinale. Il mandarino, come anche gli altri agrumi, contiene tanta Vitamina C. ma a cosa serve questa straordinaria Vitamina?
Aiuta a rafforzare il sistema immunitario,a mantiene attivo ed operativo il cervello, a proteggerci da raffreddori e malanni di stagione, a rinforzare le mucose e i capillari. Inoltre, il mandarino, contiene anche il bromo che è un sedativo per il sistema nervoso che aiuta a rilassarsi e conciliare il sonno. Ma non solo. Secondo alcuni studi portati avanti dal National Institute of Fruit Tree Science, il mandarino avrebbe proprietà antitumorali. Secondo gli scienziati bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno allontanerebbe i rischi di insorgenza di tumori al fegato, oltre a proteggere il cuore. La buccia, poi, che generalmente viene buttata via, e ricca di limonane, una sostanza che contiene antiossidanti utilissimi per combattere l’invecchiamento cellulare e mantenerci giovani.
Proprio a questo scopo, anche se prettamente estetico, il mandarino viene utilizzato nel campo della cosmesi. Infatti, ha sulla pelle un effetto depurativo e drenante. Vi abbiamo parlato dell’olio essenziale di mandarino, bene, questo è utilissimo per combattere la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Basta applicare questo olio sulle zone interessate, generalmente cosce e glutei, e effettuare dei massaggi. Fatelo con frequenza e noterete una riduzione della tanto antiestetica buccia d’arancia. Lo stesso olio può essere applicato su tutto il corpo perché idrata e leviga la pelle rendendola morbida e liscia oltre a donare al nostro corpo un delizioso profumo di agrumi.