Migliora la digestione con i cibi giusti

Tutti abbiamo combattuto almeno una volta con i problemi di digestione, soprattutto dopo grandi abbuffate. Esistono dei cibi che, a differenza di altri, sono più facilmente digeribili e che consentono al nostro apparato gastrico di lavorare senza troppi sforzi.  Vediamo, quindi, cosa mangiare per migliorare la nostra digestione.

Aiuta la digestione con i cibi giusti

L’olio d’oliva

digestioneProbabilmente è una cosa risaputa che l’olio è un potente alleato contro la cattiva digestione. Infatti, questo alimento, meglio se extravergine, è facile da digerire nonostante gli elevati grassi e calorie che contiene. A questo va aggiunto che l’olio di oliva aiuta l’apparato digerente a funzionare meglio evitando i problemi di digestione proteggendo le pareti dello stomaco e favorendo la produzione di bile, un liquido prodotto dal fegato indispensabile per l’assimilazione. L’olio d’oliva stimola anche il pancreas a produrre il succo pancreatico, necessario sia per l’assimilazione nell’intestino tenue che per protegge il fegato. L’ideale sarebbe utilizzarlo crudo.

La rucola

Questa per molti può sembrare una novità, ma la rucola aiuta l’organismo a digerire i cibi grazie al suo sapore amarognolo. Infatti, i cibi amari stimolano la produzione di succhi gastrici favorendo la digestione. La rucola, poi, aiuta anche ad eliminare i gas intestinali e protegge dalla gastrite e dai tumori allo stomaco.

Il carciofo

Il carciofo è ottimo per aiutare l’apparato digerente. Contiene la cinarina, che favorisce la produzione delle secrezioni biliari e aiuta a digerire i grassi. Va detto che il carciofo aiuta anche il fegato a depurarsi, permettendogli così di lavorare meglio. Bisogna starne alla larga, però, se si soffre della sindrome del colon irritabile. Secondo alcuni esperti i suoi filamenti potrebbero risultare irritanti per le pareti intestinali.

Il limone

Uno dei classici rimedi naturali per una cattiva digestione  è un bicchiere d’acqua, meglio se tiepida, e spremervi un limone, specie dopo un pasto particolarmente pesante. Il limone, infatti,  stimola la produzione di bile, aiuta a depurare il fegato e a espellere le tossine presenti nell’apparato digerente. Inoltre previene alcuni sintomi della cattiva digestione, come i bruciori di stomaco, il gonfiore addominale ed acidità. L’efficacia dell’acqua e limone è riconosciuta anche dalla American Cancer Society. Ricordate che, oltre che rendere più semplice la digestione, il limone dona anche una bocca più sana, rendendo i denti più bianchi e combattendo l’alitosi.

Lo zenzero

Lo zenzero, sia fresco che in polvere, è ottimo per aiutarci a digerire meglio. Questa radice aiuta la colecisti a lavorare meglio e riduce l’acidità evitando reflussi gastrici e gastriti, protegge le mucose dello stomaco ed è un ottimo antinfiammatorio. In aggiunta, va detto che lo zenzero combatte anche la nausea, ragion per cui può tornare utile in gravidanza. Il fatto che si ritenga che lo zenzero aumenta l’appetito è compensato dal fatto che ha anche il potere di ridurre l’assorbimento dei grassi contenuti nei cibi.

Il finocchio

È risaputo, almeno alla maggioranza, che il finocchio ha grandi poteri digerenti. Mangiare un pezzo di finocchio a fine pasto aiuta la digestione. Mentre i suoi semi sono ottimi in tisane o decotti per calmare le coliche intestinali, anche nei più piccini. Questo ortaggio, infatti, è davvero efficace sui disturbi intestinali, sul gonfiore addominale. Il finocchio aiuta anche la salute generale dell’organismo facilitando l’eliminazione delle tossine.

Il basilico

Il basilico è un’erba aromatica molto utilizzata nel nostro paese per arricchire ed insaporire i nostri piatti. Ma è importante sapere che il basilico aiuta la digestione, ha un effetto calmante sullo stomaco e sull’intestino e aiuta a combatte la nausea. Se d’estate possiamo godere delle piantine fresche, d’inverno ci tocca ricorrere al prodotto essiccato o surgelato. Niente paura, l’efficacia resta la stessa. In caso di indigestione potete preparare un decotto o un infuso di basilico.

Il riso

Spesso, quando di hanno disturbi di stomaco, si mangia un piatto di riso in bianco e non è un caso. il riso  è leggero e facile da assimilare, senza contare che aiuta anche l’organismo in alcune sue funzioni. È sempre meglio scegliere quello integrale che stimola la digestione e aiuta a eliminare le tossine, svolgendo allo stesso tempo un’azione antinfiammatoria sulle pareti dello stomaco e dell’intestino. Quello bianco, avendo potere astringente, potrebbe risultare controproducente in casi di stitichezza, quindi meglio evitare.   L’ideale sarebbe mangiarlo bollito con un filo d’olio o condito con qualche verdura cotta al vapore.

L’insalata

La verdura in generale è un grande supporto per l’attività dello stomaco e dell’intestino e l’insalata non fa eccezione.  Andrebbe mangiata a inizio pasto, in questo modo aiuta a digerire le portate successive. L’insalata infatti contiene degli enzimi che favoriscono una corretta funzionalità gastrointestinale e proteggono il fegato.

Il radicchio

digestioneIl radicchio si trova in diverse varietà, ma il  migliore per aiutare la digestione è quello rosso, più ricco di inulina. Il radicchio rosso oltre ad avere poteri digestivi, aiuta anche l’organismo a depurarsi, defaticando il fegato. La cosa migliore sarebbe consumarlo crudo oppure decotto per averne beneficio all’apparato digerente.

Il rosmarino

Il rosmarino è di solito utilizzato per aromatizzare arrosti, ma è ottimo anche per facilitare la digestione. Questa erba aromatica stimola la produzione di bile e aiuta lo stomaco a digerire. Il rosmarino ha poteri digestivi e lo si può anche prendere come infuso. Se poi vi aggiungete anche menta e timo, otterrete un ottimo decotto utile in caso di colite.

La genziana

La genziana è ottima sotto forma di tintura madre o decotto, a cui aggiungere del miele o dello zucchero per attenuare il sapore molto amaro di questa erba, per fastidi legati alla cattiva digestione. Evitatela, però,  durante l’allattamento o soffrite di ulcere allo stomaco.

Spesso, però, i problemi legati alla digestione non sono sempre legati a quello che si mangia. Le cattive abitudini alimentare posso essere un fattore determinante per patologie di questo tipo. Ecco alcune regole per aiutare il nostro apparato digerente a lavorare meglio.

Attenzione alla cottura giusta

Cuocendo un alimento lo rendiamo maggiormente digeribile. Nel caso della carne, ad esempio, se cotta leggermente o consumata in carpaccio è bene condirla con alimenti che ne facilitino la digestione come rucola e vegetali a foglia verde come cicoria o insalata. Ricordate di utilizzare poco sale e qualche spezia per esaltarne i sapori. Ottimi al fine di non appesantirci è condirla con aromi come zenzero, meglio se fresco, alloro e rosmarino. La carne sarebbe indicato mangiarla come primo piatto, perché richiede maggiore tempo per essere digerito. Per quanto riguarda le uova, queste vanno consumate con albume cotto e tuorlo crudo e condite con sale, spezie e succo di limone. In questo modo il vostro stomaco vi ringrazierà. E le verdure? Qual è il modo migliore di cuocerle? La verdura va cucinata in modo semplice e leggero, l’ideale è al vapore, scottata, saltata o stufata. In questo modo si perderanno parte delle vitamine, ma quelle che restano le assimileremo tutte, cosa che non accade con la verdura cruda. In alternativa potete mangiare le verdure in centrifuga realizzando succhi freschi e leggeri. succhi freschissimi e leggeri.

Le spezie sono un potente alleato

Le spezie sono perfette per aromatizzare i cibi ed ottime come sostitute del sale, senza contare che aiutano il nostro intestino a digerire poiché attivano il metabolismo e rendono ogni piatto più digeribile e ne facilitano l’eliminazione. A questo va aggiunto che ogni spezia ha delle sue proprietà utili per il nostro organismo.  Le spezie vanno usate durante la cottura. Ad esempio, quando cuociamo i legumi, i cereali o la verdura è buona abitudine metterle direttamente nella padella con olio caldo, prima di mettere gli altri ingredienti. Altre, invece, come zenzero, prezzemolo, basilico e le altre erbe aromatiche possiamo usarli freschi a fine cottura.

Masticare tanto aiuta a digerire

La masticazione aiuta a rendere l’alimento molto più digeribile e allunga la vita del nostro stomaco. Masticando a dovere ridurremo anche il gonfiore e l’appesantimento post pranzo. La regola d’oro per digerire bene è masticare 30 volte ogni boccone, fino a quando il cibo diventa quasi liquido. Questo ci permette anche di mangiare più lentamente  ricavando dagli alimenti tutte le sostanze benefiche.

No alla frutta dopo i pasti

Secondo alcuni studi medici, le proprietà benefiche della frutta si perdono se viene mangiata dopo un pasto completo. La frutta infatti richiede succhi gastrici completamente diversi da quelli delle proteine e dei carboidrati complessi e ha un tempo di digestione molto più rapido. Ecco, quindi, che se mangiamo frutta a fine pasto questa si blocca nello stomaco e va in fermentazione, blocca il bolo alimentare che abbiamo introdotto nello stomaco e non permetterà allo stomaco di digerire né la frutta, né le proteine, né i carboidrati. Stesso discorso si può fare anche per i dolci a fine pasto. Questi portano gonfiore e acidità e sono spesso causa di aumento del peso. Infatti le proteine richiedono un pH estremamente acido per essere digerite, mentre il dolce richiede un ambiente alcalino per lasciare velocemente lo stomaco. Lo stomaco, nel dover far fronte all’ingresso di due cibi con necessità opposte, sarà messo in grave difficoltà. Questo non vuole certo dire che dobbiamo eliminare la frutta o il dolce dalla nostra dieta. La frutta possiamo mangiarla come spuntino a metà mattina o a metà pomeriggio, oppure per una colazione dolce. La stessa cosa vale per i dolci che possono essere consumati al mattino o il pomeriggio. In questo modo daremo una mano al nostro intestino.

Mangiare con moderazione

Mangiare troppo fa affaticare il nostro organismo e soprattutto l’apparato digerente. Senza contare che appesantendoci produciamo una minore energia. Quando si è a tavola bisogna rispettare una regola importantissima: alzarsi non quando si è sull’orlo dell’esplosione ma sentendosi sempre abbastanza leggeri. Lasciando un piccolo spazio vuoto consentiamo allo stomaco di digerire correttamente. Spesso, però, il motivo per cui si mangia tanto non è solo questione di golosità, il motivo è legato al fatto che stiamo mangiando degli alimenti poco nutrienti. Il nostro corpo non si sente mai soddisfatto e ne vuole ancora.

Aumentare il numero di enzimi digestivi 

Gli enzimi digestivi sono delle proteine che spezzano i cibi piccole rendendo più facile l’assorbimento del nutrimento per il nostro organismo. Una serie di enzimi digestivi viene prodotta dal nostro stesso corpo nella bocca, nello stomaco, nel pancreas e nell’intestino. Questi enzimi aiutano il nostro corpo a digerire e assimilare quello che mangiamo. È possibile, però, aumentare il numero di enzimi facilmente integrando nella nostra dieta enzimi vivi attraverso i cibi crudi o fermentati.

Evitare i cibi che ti creano indigestione

digestioneAbbiamo visto quali sono i cibi che aiutano la digestione. Ora proviamo e capire quali sono, invece, i cibi da evitare, quelli che rallentano il corretto funzionamento del ostro apparato intestinale. Chiariamo, però, che questi cibi variano da persona a persona in base alla costituzione.  Esistono, però, alcuni cibi che in genere creano indigestione e sono: alcool, caffè, tè e cioccolato (caffeina), bevande gassate (anidride carbonica), latticini (lattosio), cibi piccanti (capsaicina),  fagioli (ogliosaccaridi), cereali noci e semi (tannino e / o acido fitico).

Preparare i cereali, noci e semi per renderli più digeribili

Cereali, noci e semi contengono composti come i tannini, polifenoli e acido fitico che sono difficili da digerire. Nonostante questo, sempre se non si è allergici a tali alimenti,  la loro difficile digeribilità non deve farceli eliminare dalla dieta. Esistono alcune accortezze che ci permetto di rendere questi cibi perfetti anche se si soffre di problemi di stomaco., anche perché restano comunque delle importanti fonti di proteine, grassi, vitamine e minerali. Per renderli più digeribili è possibile ricorrere alla germinazione, alla fermentazione, alla macinazione o al lavaggio e al’ammollo. In questo modo non noterete più alcun fastidio dopo averli mangiati.

Fare una passeggiata

Lo sport o comunque il movimento in generale è di grande aiuto per il nostro stomaco accelerando la digestione. Inoltre, e non è da sottovalutare, aiuta a bruciare calorie e facilita il movimento del cibo attraverso il tratto gastrointestinale.  E’ molto importante ricordare però che non deve essere nulla di troppo faticoso. Basta una semplice passeggiata di una mezz’ora per  velocizzare il lavoro di digestione dell’intestino e farci sentire meglio.

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