Curare le infiammazioni con l’alimentazione giusta

Tutti abbiamo sofferto e soffriamo di infiammazioni che non sono altro che un meccanismo di difesa dell’organismo ad un’azione dannosa il cui obiettivo finale è l’eliminazione della causa iniziale di danno ed avviare un processo ripartivo. Non sempre è chiara quale sia la causa dell’infiammazione, spesso dietro si nascondo movimenti bruschi, se si tratta di infiammazioni muscolari, oppure l’alimentazione, se si tratta di infiammazioni intestinali o del colon. Qualunque sia il motivo non sempre è positivo assumere medicinali, il rischio è abusarne creando ulteriori danni. Ecco quindi che, migliorando la nostra alimentazione possiamo:

  • ridurre del dolore
  • ridurre degli altri sintomi infiammatori
  • migliorare la qualità della vita e la mobilità
  • fare un minor uso di antidolorifici e altri farmaci
  • non avere alcun effetto collaterale

Le infiammazioni vanno via se si mangia nel modo corretto

L’alimentazione è in grado di migliorare notevolmente la salute del nostro organismo poiché è in grado di rinforzare la barriera intestinale, ridurre i rischi di episodi infiammatori e migliorare le condizioni di organi e muscoli. Esiste poi un tipo di infiammazione causata proprio dal tipo di alimenti che si ingeriscono, è detta infiammazione da cibo rilevabile tramite VES e PCR. La VES è una sigla che indica la “velocità di eritrosedimentazione” ed è un’analisi di laboratorio che calcola il tempo che impiega la parte solida del sangue a separarsi da quella liquida. Il secondo esame è quello della Proteina C-reattiva (PCR), molto più preciso perché la Proteina C-reattiva è una sostanza presente solo nel sangue delle persone che soffrono di malattie infiammatorie e che, quindi, aumenta quando ci si ammala e scompare a guarigione avvenuta.
Un altro esame che indica la presenza o meno di un’infiammazione con cui può essere utile confrontare i risultati di VES e Proteina C-reattiva è l’analisi delle Mucoproteine, un test utile per valutare se lo stato infiammatorio è dovuto a cause reumatiche.

Generalmente, la maggior parte elle persone è colpita da fenomeni di infiammazione lievi, di bassa intensità ed entità, ma che durano a lungo. Si è sempre creduto che l’alimentazione potesse influire sulla comparsa di questi fenomeni, ma la questione non è mai stata approfondita fino a qualche tempo fa. Strettamente legate all’infiammazione da cibo sono le intolleranze alimentari: mangiare determinati alimenti causa dei sintomi tra cui è facile trovare proprio l’infiammazione dell’intestino. La scoperta che un alimento può provocare tutti i sintomi infiammatori che usualmente sono imputabili al cibo risale a qualche anno fa, ma solo da poco viene applicata seriamente in ambito clinico. Un aiuto importante è stato fornito anche da uno studio sulla Gluten sensitivity, sensibilità al glutine che provoca gli stessi sintomi della celiachia senza esserlo.  La reazione al glutine è dovuta, in questo caso, solo all’attivazione delle reazioni infiammatorie difensive dell’organismo.

Sempre più persone presentano sindromi infiammatorie o autoimmuni dovute a una reazione a lieviti e sostanze fermentate e il fenomeno è in aumento. Ancora tanti sono gli studi legati all’infiammazione da cibo, tutti volti allo scopo di creare un’tolleranza immunologica, che recuperi la tolleranza quando questa è stata persa al fine di imparare a mangiare in modo vario e sano, senza limitazioni. Per ora la questione è al vaglio degli studiosi e, supponiamo, lo sarà ancora per molto tempo. Questo non vuol dire che chi soffre di questo tipo di problemi dovrà per forza conviverci a vita. La medicina fa enormi progressi in molti campi e non vi sono dubbi che passi avanti saranno fatti anche in questo. L’infiammazione da cibo è una patologia causata soprattutto da alcuni alimenti, ma quali? Quali sono i cibi colpevoli di crampi e dolori addominali? È stata stilata una lista dei prodotti che con maggior frequenza causano, in chi li mangia, reazioni di questo tipo con conseguente infiammazione. Ecco quali sono:

Patatine fritte e cibo spazzatura

infiammazioniHamburger e patitine sono i primi indagati quando si tratta di infiammazioni ed artrite, ma non dobbiamo dimenticare nessun tipo di cibo da fast food come prodotti preconfezionati, bibite gassate e tutti quegli alimenti che vengono venduti in serie e che sono ricchi di zuccheri, additivi alimentari, dolcificanti artificiali e oli di dubbia provenienza.

Grassi idrogenati e grassi trans

Grassi idrogenati e grassi trans sono di solito presenti nella margarina, nello strutto, nei grassi utilizzati in pasticceria e in tutti quegli alimenti che hanno questi prodotti tra gli ingredienti, come i prodotti da forno sia dolci che salati, soprattutto se lavorati industrialmente. E’ necessario dunque prestare attenzione alle liste degli ingredienti degli alimenti prima di acquistarli.

Carne

La carne, senza alcuna distinzione, quindi sia carne rossa che carne di pollame, tende a provocare infiammazione. Per questa ragione si dovrebbe evitare di consumare un pasto che abbia questo ingrediente come alimento base. Evitate quindi la sola bistecca di carne o l’involtino di pollo, ma accompagnate sempre la carne con cibi vegetali, che sono molto meno ricchi di sostanze in grado di causare infiammazione.

 Zucchero bianco e bibite gassate

Zucchero bianco e dolci, incluse bibite gassate e succhi di frutta zuccherati, dovrebbero essere considerati tra gli alimenti maggiormente in grado di causare infiammazione e dipendenza nell’organismo. Il consiglio è quello di eliminarli gradualmente dalla propria alimentazione sostituendoli con alimenti più salutari e meno dannosi come della frutta fresca, un valido e gustoso sostituto del dolce.

Dolcificanti artificiali

Saccarina, aspartame ed altri dolcificanti utilizzati a livello industriale o in vendita come sostituti artificiali dello zucchero bianco dovrebbero essere evitati il più possibile poiché tra i primi cibi imputabili di causare infiammazione, almeno quanto lo zucchero raffinato.

Sale da cucina e sale iodato

infiammazioniPurtroppo sia il comune sale da cucina che contiene cloruro di sodio, che il sale iodato a cui viene aggiunto artificialmente lo iodio, non fanno affatto bene alla salute e provocano infiammazioni. Entrambe le tipologie di sale raffinato andrebbero sostituite con del sale marino integrale, che è arricchito da importanti minerali come il potassio, il calcio e il magnesio.

Additivi alimentari

Tutti i coloranti, conservanti, solfiti e altri additivi alimentari che troviamo in numerosi alimenti confezionati, compresi molti prodotti destinati all’alimentazioni dei bambini durante l’infanzia, sono ritenuti causa di infiammazione e andrebbero dunque evitati il più possibile.

Latticini

I latticini come formaggi, yogurt, gelati, burro sono particolarmente diffusi sulle nostre tavole e purtroppo, dichiarati pericolosi dagli esperti, almeno per coloro che soffrono di infiammazioni. Ciò che è pericoloso non è tanto l’alimento in sé, quanto il modo in cui questi prodotti caseari vengono realizzati. Spesso sono presenti tracce di ormoni, antibiotici e altre sostanze potenzialmente nocive per il nostro organismo.

Glutine

Come abbiamo detto l’infiammazione da cibo è spesso legata ad una sensibilità nei confronti di alimenti che contengono glutine. Il glutine è presente, oltre che nel grano, in numerosi cereali come l’orzo, l’avena, il kamut ed il farro. Ma, ormai, vi sono valide alternative, seguite da chi soffre di celiachia e non solo, individuabili in alimenti che contengano invece riso, quinoa, grano saraceno e miglio, che non presentano alcuna traccia di glutine.

Alcol

L’alcol se consumato in eccesso non fa mai bene, in casi in cui, poi, si soffre di infiammazioni è ancora più dannoso perché è ricco di zuccheri ed affatica il fegato. Inoltre è causa di infiammazione e per questo andrebbe completamente eliminato dalla propria alimentazione oppure consumato con molta moderazione.

Questi sono gli alimenti che sono causa di infiammazioni e il cui consumo andrebbe ridotto al minimo. Vi sono, però, altri cibi che possono essere assunti in grandi quantità senza alcun tipo di rischio per la salute. Tra questi vi sono:

Frutta e verdura

infiammazioniLa frutta e la verdura contengono fibre e antiossidanti e per questo andrebbero mangiati senza problemi tutti i giorni. Questi alimenti sono anche in grado di combattere l’infiammazione cronica. Importante è che siano freschi, di stagione e di tante varietà diverse.

Legumi e cereali integrali

Aiutano a controllare la risposta insulinica nel corpo. Studi scientifici hanno dimostrato che la resistenza insulinica è connessa con l’aumento dell’infiammazione generale dell’organismo. Per questa ragione un’alimentazione a base di cereali integrali e legumi aiuta a ridurre le infiammazioni oltre a migliorare globalmente lo stato di salute.

Grassi monoinsaturi

Proteggono il cuore, abbassano il livello di colesterolo “cattivo” e riducono l’infiammazione generale. Queste utilissime sostanze si trovano nell’olio extra vergine di oliva, nelle noci, nell’avocado. Attenzione, però, è meglio non strafare con questi alimenti particolarmente calorici o si rischia di mettere su chili in eccesso.

Omega-3

Se si segue una dieta ad alta percentuale di acidi grassi omega-3 si può influire positivamente sugli stati infiammatori. A tale proposito è stato condotto uno studio da un gruppo di ricercatori di Taiwan che ha dimostrato che il consumo di mandorle riequilibra i trigliceridi e riduce molte citochine infiammatorie. Alti alimenti che sono considerati fonte di omega-3 sono le noci, i semi di lino ed il pesce, soprattutto il salmone.

Spezie ed erbe aromatiche

Per la salute è sempre bene evitare il sale specie se si soffre di infiammazioni, questo, però, non vuol dire mangiare alimenti senza sapore. Esiste un modo per insaporire i cibi senza danni per la salute. Come? Utilizzando le spezie come rosmarino, salvia, timo, origano, menta, curry, zenzero, cannella, etc. Ma la spezia antinfiammatoria per eccellenza è la curcuma.

Tè verde

infiammazioniE’ considerato un antisettico e antinfiammatorio naturale si da tempi antichissimi. Inoltre contiene grandi proprietà antiossidanti che funzionano da stimolo fisiologico per l’attivazione del metabolismo.

Acqua

L’acqua è il principale elemento in grado di attenuare e guarire le infiammazioni. Avere un organismo ben idratato è indispensabile per il lavaggio delle tossine che causano infiammazione. Per questo si consiglia di bere da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno, specie nella stagione calda o se si pratica sport ed attività fisica.

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