I vari tipi di vegetarismo
L’alimentazione è una questione tutta personale. C’è chi mangia tanto e chi mangia poco, c’è chi mangia sano e chi ama i fast food ed il cibo spazzatura, c’è chi mangia carne e chi preferisce le verdure. Spesso dietro queste scelte ci sono il gusto e le preferenze di ognuno di noi. Ma non sempre è così. A volte a condurci verso un regime alimentare piuttosto che un altro ci sono l’amore per gli animali, il rispetto per la natura, la religione. Nel nostro paese ci sono circa 6 milioni di Italiani che hanno scelto di seguire una dieta vegetariana. Un fenomeno avviato da alcuni anni e che prevede una forte crescita nel futuro. Cos’è il vegetarismo e cosa comporta?
Impariamo a conoscere meglio il vegetarismo e le sue tante varianti
Il vegetarismo o vegetarianesimo non è una pratica alimentare molto antica, nasce nell’800 in Inghilterra in seguito ad alcune ricerche antropologiche che attestarono un’enorme somiglianza dell’uomo più agli animali erbivori che a quelli carnivori. Oggi chi sceglie questa corrente, o filosofia come molti la intendono, è spinto da differenti e svariate motivazioni:
- Motivazioni filosofico-religiose: si sceglie di escludere la carne dalla propria dieta in base all’osservazione di dogmi o riti religiosi;
- Motivazioni etiche: secondo le quali questo tipo di alimentazione non viola la vita evitando l’inutile macellazione degli animali. Chi è vegetariano per questo motivo, spesso, evita anche ogni alimento di origine animale come latte e derivati. Inoltre, spesso non usano abbigliamento e accessori in pelle e cuoio;
- Motivazioni salutiste: in base a questa opinione, il vegetarismo è il tipo di alimentazione adatto all’anatomia del corpo umano; inoltre, si ritiene sia in grado di proteggere l’organismo dall’insorgere di numerose malattie. Questi vegetariani spesso non credono alla medicina tradizionale;
- Motivazioni ecologiste: deriva dall’idea secondo la quale la produzione di foraggio necessario all’allevamento degli animali comporta l’uso abbondante di pesticidi che inquinano inevitabilmente il suolo, le falde acquifere e i corsi d’acqua. Queste sostanze nocive entrano così nella catena alimentare avvelenando anche l’uomo. Inoltre, questa motivazione abbraccia anche l’idea che l’allevamento degli animali causa la distruzione di milioni di ettari di foreste.
Esistono tante variati del vegetarismo, vediamo insieme quali sono e come ci si alimenta chi le segue:
Latto-ovo-vegetariani
Sono coloro che escludono dalla loro alimentazione la carne e derivati, oltre a tutti i prodotti ittici compresi molluschi e crostacei. Ammettono però latte e derivati, uova, tutti i vegetali, anche marini, come ad esempio le alghe. Questa è una dieta equilibrata in quanto l’assunzione di latte ed uova evita l‘insorgenza di carenze nutrizionali. Il rischio sta nell’eccesso. Un consumo oltre limite di alimenti di origine animale aumenterebbe il rischio di danni cardiovascolari, obesità e diabete.
Vegetariani
Escludono dalla loro alimentazione carne animale, compresi i pesci e i crostacei. Ammettono invece latte, uova, formaggio e miele. L’assunzione di sottoprodotti animali non causa il rischio di carenze nutrizionali. È una dieta equilibrata, ma, spesso, si ripiega su cibi poco salutari come molti prodotti industriali, surgelati, alterati, ricchi in conservanti e coloranti, o di dubbia provenienza.
Latto-vegetariani
Escludono carne e derivati, prodotti ittici, molluschi e crostacei e uova. Sono consentiti latte e derivati, i vegetali, anche marini. La presenza di alimenti di origine animale come i latticini riduce l’insorgenza di carenze nutrizionali. Ma assumendo un’eccessiva quantità di latte e derivati, si rischia di introdurre nel nostro organismo un quantitativo elevato di grassi animali.
Vegani
Seguono un tipo di alimentazione che prevede l’esclusione di qualsiasi alimento di origine animale come carne e derivati, pesce, molluschi e crostacei, uova e derivati, latte e derivati. Questa dieta è piuttosto squilibrata. Ammettono qualunque tipo di alimento di origine vegetale, anche marino. Il vantaggio è il basso rischio di sviluppare le patologie legate all’assunzione di prodotti di origine animale. Diversamente, alimentandosi in questo modo c’è il rischio di un deficit di vitamina B12 e ferro, quindi è indispensabile l’assunzione di supplementi vitaminici.
Esistono, poi, delle forme estreme di vegetarianesimo:
Crudisti : che escludono tutti gli alimenti cotti al fine di evitare la perdita di vitamine e sali minerali presenti nei cibi. Si nutrono esclusivamente di alimenti crudi o cotti a temperature inferiori ai 40° C.
Fruttariani: che si nutrono esclusivamente di frutta fresca, biologica e matura, oppure frutta secca, semi, oli vegetali.
In entrambi i casi le diete sono particolarmente sbilanciate a causa dello scarso apporto di calorie e di nutrienti. Questo può essere la causa di patologie, difetti della crescita, anche gravi se praticata durante il periodo dell’infanzia.
La questione della dieta vegetariana è da tempo oggetto di ampi dibattiti. Numerosi studi scientifici sono stati condotti sul tema. Di recente è venuto fuori uno studio austriaco, pubblicato sulla rivista scientifica Plos ONE, che avrebbe dimostrato che i vegetariani sono meno sani di chi segue, invece, una dieta “onnivora”, cioè senza alcun tipo di limitazioni in quanto a scelta di cibo. La questione ha scatenato non poche perplessità, considerato che da tempo i vegetariani dichiarano che il tipo di alimentazione da loro seguito è di gran lunga il più sano. In realtà, questo studio punta soprattutto sull’effetto sensazionalistico poiché, in concreto, si basa solo ed esclusivamente sull’analisi di interviste che, sebbene condotte in maniera metodologicamente corretta, mettono in relazione le abitudini alimentari e la salute di un campione di austriaci sulla base delle risposte date alle domande. Ecco, quindi, che nello studio originale non sono stati analizzati parametri medici come cartelle cliniche o esami del sangue, di gran lunga più attendibili. Gli stessi scienziati che si sono occupati dello studio, hanno chiarito bene i limiti della loro ricerca, che si presenta come un’analisi statistica ma non scientifica. È possibile, però, trarre alcune conclusioni utili. Dalle dichiarazioni rilasciate dagli intervistati, emerge che chi dichiara di avere abitudini vegetariane dichiara anche di avere più allergie, più tumori e di soffrire maggiormente di forme depressive e ansia. Ciò non vuol dire che una dieta vegetariana è meno sana di una dieta non vegetariana.
Questo dimostra che ci’è ancora tanto da fare nel campo scientifico sulla questione del vegetarismo. Alimentazioni controllate che eliminano determinati cibi, non sono necessariamente salutari o dannose. Possono semplicemente essere, una valida alternativa alla dieta tradizionale. Senza contare che noi italiani, che per la maggior parte seguiamo la dieta mediterranea dimentichiamo che questo tipo di alimentazione prevede un consumo davvero esiguo di carne, sostituita da molti legumi, che ne sopperiscono l’apporto di proteine. Detto questo, la dieta vegetariana è molto seguita in tutto il mondo e non fanno eccezione i personaggi famosi. Ecco alcuni che hanno abbracciato questa filosofia di vita:
Natalie Portman
L’attrice, che è stata la Regina Amidala in Guerre Stellari, è vegetariana dall’età di otto anni. La sua decisione fu presa dopo aver assistito, con suo padre, a una dimostrazione di chirurgia al laser effettuata su un pollo, durante una conferenza medica. Non mangia alcun tipo di carne ed evita le gelatine.
Margherita Hack
“A quei medici che dicono che un bambino non può crescere senza carne, dico che io non ho MAI mangiato carne, perché quando sono nata i miei genitori erano già vegetariani. Eppure sono stata campione di salto in alto e lungo, e ora a 79 anni faccio 100 km in bicicletta, gioco a pallavolo e non ho mai avuto malattie serie“. Questo è quanto dichiarato da Margherita Hack del febbraio 2001.
Lev Tolstoj (1828 – 1910)
Nel caso di Tolstoj la scelta vegetariana può essere considerata il culmine di una ricerca etica. La sua “conversione” avvenne in età abbastanza avanzata, a 47 anni. I suoi motivi erano al tempo stesso politici, poiché la carne era un alimento di costo proibitivo per i contadini russi del periodo e squisitamente etici, come dichiara egli stesso nel saggio “Il Primo Passo”, saggio che disquisisce sui mattatoi del tempo. Tolstoj ottenne il massimo rispetto, come letterato, filosofo e pensatore, da parte degli esponenti culturali di tutto il mondo. E a testimonianza delle sue invidiabili condizioni fisiche dopo il completo abbandono degli alimenti a base di carne, basti sapere che Cesare Lombroso, che ebbe occasione di visitarlo, rimase estremamente colpito dalla forza dell’uomo che, pur di molti anni più anziano di lui, gli dimostrò “sul campo” come la sua prestanza fisica fosse ben superiore a quella del medico che lo visitava.
Leonardo Da Vinci (1452 – 1519)
La sua insaziabile curiosità per il “funzionamento” del mondo fece di lui non solo un artista di grande fama, ma un inventore in grado di spaziare dall’aeronautica all’anatomia, dalla balistica all’idraulica. Le origini del vegetarianesimo di Leonardo non sono certe, quello che è fuor di dubbio, dalla documentazione storica, è che Leonardo trascorse tutta la sua vita adulta come vegetariano. Vegetariano “pubblico”, oltretutto, rifiutando ostentatamente i piatti di carne offertigli alla mensa dei nobili che lo ospitavano.