Frutta esotica: la carambola
Esistono tantissime varietà di frutta, alcune che molte di noi non hanno mai visto come ad esempio alcuni frutti esotici. Tra questa tipologia di frutta rientrano l’alkekengi, maracuja e la carambola. Frutti dalla forma particolare che soddisfano lo sguardo ancor prima del palato. Oggi parleremo della carambola, il cui nome deriva da una parola portoghese di origine sanscrita karmaphala e coniato per la prima volta nel 1958 da Marathi Karambal.Tale nome viene usato per definire questo frutto, in particolare in Spagna, Portogallo e nel nostro paese.
La carambola, il frutto esotico dalla forma di stella
In alcuni altri paesi del mondo, soprattutto in quelli dove si parla la lingua inglese, questo frutto è conosciuto con l’evocativo nome di Star Fruit. Questo nome deriva dal fatto che il frutto presenta delle creste distintive sui lati che gli conferiscono una sezione a forma di stella. Vengo utilizzati altri termini per chiamare questo frutto: carambole in Francia, sternfrucht in Germania. La carambola è un frutto che può essere coltivato anche a 1.200 metri di altitudine, mantenendo però una distanza di almeno 6,1 metri fra ogni singola coltura. Questo perché l’albero cresce molto velocemente. Viene fecondato 3 volte all’anno e produce frutta fino a 4-5 anni di età in modo continuo ed ininterrotto. Infatti, attaccati ai rami possiamo trovare, nel corso dell’anno, sia frutti maturi che frutti ancora in fase di maturazione. L’origine di questo particolare frutto pare si debba far risalire alle Molucche, isole indonesiane, e allo Sri Lanka. Secondo altre fonti, invece, se ne afferma l’origine nel subcontinente indiano e nel sud-est asiatico. Sono queste le zone privilegiate di tali colture, anche se nel corso dei secoli la coltivazione di carambola è stata esportata in tutto il mondo, soprattutto a partire dal 2010. Tali coltivazioni sono sensibili alla pioggia e al gelo, per questo prediligono climi miti. Il suo principale parassita è il moscerino della frutta, molto dannoso e pericoloso.
Il frutto della carambola ha una forma molto particolare. È ovale con una lunghezza che varia dai 5,1 ai 15,2 cm e con un diametro compreso tra i 2 ed i 9 cm circa. È caratterizzato da 4 a 8 creste prominenti, le cui intersezioni formano una sezione a forma di stella, di qui il nome. La buccia è liscia e cerosa ed è, così come la polpa, croccante e succosa con una colorazione traslucida e verde o giallo scuro, con creste marroni. La polpa è succosa e carnosa e ricorda vagamente quella della prugna. Ogni singolo frutto contiene da 10 a 12 semi marroni, piatti, racchiusi esternamente da uno strato gelatinoso di aril e internamente da olio grasso. 100 gr di carambola contengono:
Calorie 31
Grassi 0,3 g
Acidi grassi saturi 0 g
Acidi grassi polinsaturi 0,2 g
Acidi grassi monoinsaturi 0 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 2 mg
Potassio 133 mg
Carboidrati 7 g
Fibra alimentare 2,8 g
Zucchero 4 g
Proteina 1 g
Vitamina A 61 IU
Vitamina C 34,4 mg
Calcio 3 mg
Ferro 0,1 mg
Vitamina D 0 IU
Vitamina B6 0 mg
Vitamina B12 0 µg
Magnesio 10 mg
Un frutto è composto per il 91 % da acqua, dallo 0,3 % da grassi, dal 4,8 % da zuccheri, dal 2,8 % da fibre alimentari, dallo 0,5 % da ceneri e dall’1% da proteine. Per quanto riguarda le vitamine sono: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, e J. Sono inoltre presenti alfa-carotene, beta-carotene, luteina e zeaxantina. I minerali in esso contenuti cono: potassio, magnesio, zinco, rame, manganese, ferro, fosforo, calcio, sodio e selenio. Inoltre, la carambola contiene anche fenoli e flavonoidi come per esempio la quercetina,l’acido gallico e catechina. Il suo sapore acido è dato dall’elevato contenuto di acidi organici tra i quali l’acido citrico, l’acido malico, l’acido fumarico e l’acido tartarico. Tutte queste sostanze rendono la carambola un frutto ottimo per la nostra salute. La frutta in generale aiuta a combattere sintomi e fastidi che immancabilmente colpiscono il nostro organismo. La carambola ci aiuta in molti casi come:
- Insonnia e mal di testa: ha effetti benefici su alcune patologie di lieve entità come il mal di testa, l’insonnia, la nausea e la tosse.
- Radicali liberi: le proprietà antiossidanti dei flavonoidi contenuti in questo frutto in grandi quantità, aiutano a contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi. Infatti, la carambola è ricca di sostanze antiossidanti come la vitamina C, i flavonoidi ed i composti polifenolici. Quercetina, epicatechina, e acido gallico contrastano gli effetti dei radicali liberi con conseguenti benefici sulla salute. Mentre l’alta quantità di potassio presente in nella carambola, oltre a rafforzare il sistema cardiovascolare, aiuta a garantire il buon funzionamento dei muscoli e a riequilibrare il livello di liquidi nell’organismo.
- Sistema immunitario: l’abbondanza di vitamina C in esso contenuta rafforza il sistema immunitario aumentando la resistenza dell’organismo agli attacchi virali.
- Diuretica: ha anche proprietà diuretiche. Quando, però, viene consumata quando non completamente matura, c’è il rischio di ottenere l’effetto completamente opposto.
- Regolazione degli zuccheri: recenti studi condotti sul frutto della carambola hanno dimostrato come le catechine possono collaborare nella regolazione dei tassi di glucosio nel sangue.
- Digestiva e depurativa: la presenza di fibra nella carambola è d’aiuto al processo digestivo e protegge la mucosa colon dall’esposizione alle sostanze tossiche in quanto si lega a queste facilitandone l’eliminazione. Allo stesso tempo questa proprietà della fibra alimentare aiuta ad abbassare il tasso di colesterolo nel sangue.
- Lassativo: sempre grazie alla presenza di fibre la carambola ha proprietà lassative che tornano utili per il trattamento della costipazione e per facilitare il transito intestinale del cibo.
- Espettorante: nella medicina popolare di alcuni paesi come ad esempio il Brasile, la carambola viene utilizzata per le sue proprietà espettoranti. Inoltre, nella medicina tradizionale cinese questo frutto viene utilizzato per calmare la sete e per trattare la secchezza della bocca. Questa proprietà della carambola è dovuta alla presenza di acido malico che e anche un buon battericida.
- Emostatico: la presenza di acido ossalico conferisce a questo frutto la capacità di contrastare le emorragie e per curare le emorroidi sanguinanti.
Ma come va mangiata la carambola? La carambola va mangiata quando è ancora di colore giallo. Un frutto maturo è sodo ed ha una buccia di colore giallo brillante. Inoltre ricordate che:
- Più la buccia è gialla, più dolce sarà il frutto. Una carambola con le estremità leggermente sfumate verso il marrone è l’ideale.
- Una carambola contiene circa 30 calorie ed è un’ottima fonte di fibre, vitamina C, carboidrati ed acqua.
Per mangiarlo basterà affettarlo utilizzando un coltello affilato e taglialo orizzontalmente, per creare delle fette a forma di stella. Ogni fetta dovrebbe uno spessore di 0,5 – 1 cm circa . Naturalmente il frutto andrà lavato prima di affettarlo. Sciacqualo sotto l’acqua corrente e strofinalo con le dita per eliminare ogni traccia di sporco anche nelle parti meno accessibili. Poiché è possibile mangiare ogni parte del frutto, non sarà necessario sbucciarlo o privarlo dei semi. La carambola è ottima mangiata da sola, senza nessun tipo di aggiunta. Per tagliarla:
- Dopo aver lavato il frutto con cura, impugnalo in una mano ed appoggialo su un tagliere o sul piano di lavoro della cucina.
- Prendi un coltello e fallo scivolare lungo gli spigoli del frutto per rimuovere le parti verdi o marroni. Limitati a rimuovere le aree non gialle con delle fette non troppo spesse per evitare inutili sprechi di gustosa polpa.
- Metti il frutto su un lato ed affettalo formando tante stelle.
- Elimina i semi visibili al centro delle fette con la punta del coltello.
Attenzione! Se si soffre di patologie renali è meglio non mangiare la carambola. Il frutto, infatti, contiene una neurotossina che un rene danneggiato non riesce ad eliminare. Inoltre, se dopo aver mangiato il frutto si hanno dei sintomi da “intossicazione” è bene andare al pronto soccorso. I sintomi possono includere insonnia, singhiozzo, vomito, letargia, convulsioni, perdita delle forze e stato confusionale. Normalmente i sintomi si possono presentare dopo 30 minuti dall’ingerimento e fino alle 14 ore successive. In rari casi l’intossicazione da carambola può portare alla morte.