Come si mangia il mangostano… E come sceglierlo!
Se sei già un lettore di questo sito, probabilmente saprai che il mangostano è originario sud-est-asiatico, e la Thailandia è uno dei suoi più grandi produttori. Saprai anche che in Italia è molto difficile da trovare, a meno che non si cerca il succo già pronto.
Ma se vuoi sperimentare il frutto così come ce lo regala madre natura, probabilmente potrai trovarlo presso i mercati asiatici più forniti.
La prima domanda che ti sorgerà al momento dell’acquisto sarà: come riconosco se questo mangostano è giunto al momento ottimale della sua maturazione, come scegliere dunque un buon mangostano?
Cerchiamo innanzitutto di descrivere questo particolare frutto: il mangostano ha più meno le dimensioni di un mandarancio, all’esterno è di un colore viola scuro, mentre all’interno si presenta con dei morbidi spicchi bianchi.
Ricorda che anche il mangostano è un frutto stagionale, e, nonostante sia piuttosto costoso, lo troverai più facilmente e sicuramente più economico nei mesi estivi.
Al momento di acquistarlo, controlla che il frutto appaia ben colorato, con lo stelo e le foglie (se presenti) belli verdi e non appassiti. La buccia deve essere soda, piuttosto dura.
Una buccia tendente al marrone o con acchie giallognole, con lo stelo e le foglie rinsecchite segnalano che il frutto è già vecchio. In questo caso, non acquistarlo.
Bene, una volta che avrai portato a casa il frutto, lo osserverai e non potrai fare a meno di pensare che non sai proprio da dove cominciare. Insomma, come si mangia il mangostano?
Innanzitutto procurati un coltello ben affilato, fai un taglio intorno alla metà del frutto fino ad aprirlo in due parti. Vedrai così la pelle esterna, con una sfumatura di colore che va dal rosso al viola sgargaiante, spessa quasi un centimetro.
Questa parte è commestibile e contiene la maggior parte degli effetti benefici del mangostano, ma può risultare sgradevole al gusto; è per questo che ti converrà tenerla da parte per prepararne un succo. Ti svelerò alla fine come prepararlo!
Ora, prendi il mangostano a due mani e con le dita prendi gli spicchi bianchi all’interno, proprio come faresti con un’arancia. Gli spicchi sono morbidi e gustosi, e potrai mangiarli subito oppure utilizzarli per preparare una varietà di ricette squisite che già abbiamo proposto su questo sito.
Un consiglio da non sottovalutare: quando si taglia il mangostano, è meglio indossare un grembiule o dei vestiti vecchi, e di coprire le superfici con una tovaglia vecchia o una tovaglietta di plastica: Il succo viola è così potente che le sue macchie sono praticamente indelebili!
Ma torniamo alla preparazione di un delizioso succo di mangostano: per godere di tutti i benefici di questo frutto meraviglioso infatti, è d’obbligo utilizzare anche la polpa viola!
Prova dunque a spolpare con l’aiuto di un cucchiaino la pelle interna, ed a spremerla. Come dicevo il succo ottenuto dalla buccia del mangostano è estremamente aspro, perciò ti consiglio di aggiungere un mix di succo di carote e mele, o altri frutti dolci per renderlo più gustoso potabile. Io di solito utilizzo solo un po’ di succo per volta unendolo ad altri frutti, altrimenti il suo sapore sovrasta tutto il resto. Ma non c’è mai limite alla fantasia… prova a sperimentare!