Il curry, il re delle spezie
Al mondo esisto tantissimi tipi differenti di spezie ma, noi italiani, non ne conosciamo molte o meglio la nostra cucina non prevede l’uso di molte che vadano oltre il prezzemolo ed il basilico. Negli ultimi anni, però, si sta avendo una sorta di contaminazione con i sapori stranieri, asiatici e indiani, che hanno portato sulle nostre tavole polveri colorate dal sapore intenso, spezie per insaporire le pietanze che stiamo imparando anche noi ad utilizzare. Ma, esiste una spezia speciale, il re delle spezie, il curry.
Un mix di sapori per dar vita al curry.
Il curry, che in India viene chiamato con il nome masala, in realtà, non è una semplice spezia ma un insieme di tante spezie pestate al mortaio. Il risultato è una polvere dal colore giallo senape e dal profumo intenso. Con la parola curry, per, in altri paesi vengono indicati dei piatti, una sorta di zuppe, realizzati con questa spezia e che hanno origini asiatiche. Il termine curry in inglese non è altro che la traslitterazione fonetica del nome “cari” in lingua tamil, idioma parlato nel sud dell’India, che significa salsa o zuppa. Tornati in patria, però, hanno utilizzato questa parola per indicare il mix di spezie piuttosto che il piatto. Ecco perché per noi il curry è una spezia.
Esistono differenti miscele di spezie che danno vita a differenti tipi di curry utilizzate soprattutto nei paesi del su-est asiatico. Esistono il green curry o kaeng khiao wan Thailandese, una polvere verde contenente una varietà basilico orientale. Poi vi è il kaeng kari o curry giallo, il kaeng phet o curry rosso, utilizzato soprattutto a Singapore e a Malacca, il Prik khing curry di tradizione cino-thailandese, il massaman curry o nam phrik kaeng massaman, il curry giapponese o karē, e molti altri. Tutti queste tipologie non solo utilizzano differenti spezie ma, in alcuni casi, vedono l’aggiunta di ingredienti come la citronella, lo scalogno, il coriandolo, il peperoncino, il cumino.
Esistono differenti gradi di piccantezza del curry. Si va dal mild quando è piccante al sweet se molto piccante, in contrasto con il significato inglese della parola. Gli ingredienti che compongono un buon curry, utilizzati in maniera e quantità differente per ottenere risultati differenti, sono:
- pepe nero
- cumino
- coriandolo
- cannella
- curcuma
- chiodi di garofano
- zenzero
- noce moscata
- fieno greco
- peperoncino
Grazie a tutte le spezie contenute nel curry le proprietà benefiche che apporta al nostro organismo sono innumerevoli. Tra i componenti del curry quello più presente è la curcuma che si ottiene riducendo in polvere la radice ed il rizoma della pianta appartenente alla famiglia botanica delle Zingiberaceae. In questo modo nella polvere si ha una grande concentrazione di curcumina, un principio attivo largamente studiato negli anni e che si è dimostrato particolarmente efficace contro alcune patologie come le neoplasie intestinali, la prevenzione ed il rallentamento della degenerazione nervosa legata alla malattia dell’Alzheimer e dell’artrite reumatoide. Inoltre, la capacità di ridurre la produzione del Fattore di Necrosi Tumorale (TNF) rallenta l’azione degenerativa che colpisce le cellule del nostro organismo. Possiamo dire che il curry ha grandi proprietà anticancerogene, antinfiammatorie ed antiossidanti.
Questa straordinaria spezia apporta effetti benefici anche all’apparato digerente, infatti migliora la fase digestiva, regolarizza il metabolismo. Non solo, grazie alle su proprietà è in grado di alleviare l’affaticamento del fegato, stomaco e intestino. Le proprietà curative del curry si dimostrano importanti anche per combattere le malattie cardiovascolari perché regolarizza i ritmi cardiaci e la circolazione sanguigna oltre ad avere effetti positivi contro l’avanzamento dell’arteriosclerosi. Abbiamo detto che sembra avere ottimi risultati contro le patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. Cerchiamo di capirne di più.
Le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti presenti nel curry, stimolano il lavoro del sistema immunitario che deve occuparsi di difendere le cellule celebrali dagli attacchi da parte delle placche. Esistono degli importanti studi al riguardo condotti nel 2005 dal Professor Giovanni Scapagnini del CNR Catania in collaborazione con il Rockfeller Neuroscience Institute di Washington. È proprio la curcumina è un vero aiuto naturale contro l’invecchiamento e la morte neuronale. Altre ricerche condotte soprattutto negli Stati Uniti, l’azione di tutte le sostanze contenute all’interno della miscela di curry sembrano essersi dimostrata utile contro il diabete, contro il colesterolo e per regolarizzare l’indice glicemico.
Anche sugli effetti positivi del curry contro i tumori sono stati effettuati diversi studi. Secondo recenti esami condotti dalla Dr. Karen Knudsen la curcumina agirebbe stimolando la reazione ai farmaci da parte di quelle cellule tumorali resistenti alle terapie. Ecco quindi che si dimostra un valido aiuto contro forme cancerogene che colpiscono esofago, polmoni, fegato, reni, mammella e intestino e, soprattutto, di uno dei tumori più temuti dagli uomini, il tumore alla prostata. Il curry ha dimostrato anche possibili benefici per combattere la leucemia e malattie del sangue come il mieloma multiplo, i melanomi e la sclerosi multipla.
Altri importanti studi sono stati condotti dall’Oregon State University, secondo quanto accertato dagli scienziati il currysarebbe in grado di favorire l’attività della proteina CAMP, cathelicidin antimicrobial peptide, che ha un’azione stimolante del sistema immunitario. Per questo il curry è un importante aiuto per organismo contro le infezioni e i batteri. Pare, inoltre, che il curry sia ben tollerato anche durante la gravidanza, sempre se il suo utilizzo si limita a non più di una o due volte a settimana. Non esisto contro indicazioni per il feto anzi, sembra essere in grado di stimolare i recettori del gusto e dell’olfatto del bambino.
Il curry è una spezia che dobbiamo imparare ad utilizzare non solo per i benefici che apporta al nostro organismo ma anche per rendere più deliziose le pietanze che prepariamo. Per questo vogliamo presentarvi una ricetta a base di curry che potrete riproporre ad amici e parenti: il pollo al curry.
Ingredienti
- 200 gr di riso basmati
- 250 gr di petto di pollo
- mezza carota
- mezza cipolla
- 1-2 cucchiai di curry
- Sale
- 2-3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- 1 bicchiere di latte
- 2-3 cucchiai di farina
Preparazione
Per preparare il riso occorre sciacquarlo più volte per eliminarne le impurità. In una pentola versate un filo d’olio di semi, il riso e l’acqua in eguale misura. Portate ad ebollizione, quando bolle mettere abbassate la fiamma e fate ultimare la cottura per altri 10 minuti avendo cura di coprire il tegame con un coperchio. Poi, proprio come farese con il cous cous, sgranate il riso con una forchetta. A questo punto tagliate il pollo a striscioline e fatelo insaporire in una terrina con il curry. Tagliate finemente la cipolla e la carota e fatele soffriggere a fuoco moderato in una padella con un filo d’olio. Aggiungete il pollo a pezzettini e rosolatelo per bene. Regolate di sale e aggiungete il latte, che può essere sostituito con quello di soia in casi di intolleranza al lattosio, la farina e un altro po’ di polvere di curry. Lasciare cuocere per altri 10 minuti circa. Quando il pollo sarà cotto servite accompagnato da un pò del riso precedentemente preparato.