La frutta autunnale e le sue proprietà
Lo sentiamo nell’aria: il sole non è più così forte, l’aria comincia a farsi frizzantina, le foglie cominciano ad ingiallirsi, e sì anche sui banchi del mercato cambiano colori, odori e sapori. E’ tempo di frutta autunnale… vediamo cosa ci porta la nuova stagione.
Uva: la frutta settembrina per eccellenza è molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili (glucosio, levulosio, mannosio) che ci permettono di fare il pieno d’energia a colazione; ma non solo, l’uva è anche ricca di sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio, silicio, cloro, arsenico) e vitamine del gruppo A B e C, in quantità ovviamente differenti a seconda della varietà. L’uva è infatti un frutto presente in molte zone climatiche e con varietà anche molto diverse tra loro.
Sono però indubbie le proprietà antiossidanti di ogni sua varietà, in particolare nell’Uva nera, ricca di polifenoli e di resveratrolo.
L’acido tannico ed i fenoli presenti nella buccia d’uva le donano inoltre proprietà antivirali,utili soprattutto a contrastare il virus dell’herpes simplex: prova ad applicarne un po’ di succo direttamente sulle labbra!
L’ uva aiuta infine chi soffre di stitichezza ed in generale di disturbi digestivi, ma in questo caso è consigliabile mangiare gli acini d’ uva senza buccia e semi.
Pere: altro frutto presente in diverse varietà, lo comincia a vedere sui banchi già da fine estate e, a seconda della varietà, fino a Novembre. Le pere contengono molta fibra: bastano 2 pere per coprire circa il 30% del fabbisogno giornaliero. Va detto però che gran parte della fibra si trova nella buccia di questo succoso frutto, perciò è consigliabile scegliere pere biologiche per poterle mangiare con tutta la buccia.
La pectina contenuta nella buccia delle pere inoltre (la stessa che viene aggiunta alle marmellate) permette di catturare il colesterolo ed evacuarlo insieme alle feci.
Ricche di calcio, le pere contribuiscono a ridurre il rischio di osteoporosi, mentre la grande quantità di boro presente nel frutto aiuta le funzioni cerebrali (prontezza di riflessi e memoria in primis!): se sei uno studente, assumine 4 o 5 al dì, ne trarrai grande vantaggio!
Kiwi: il kiwi è un frutto generalmente consumato a partire da settembre ottobre e fino al termine dell’inverno; contiene per la maggior parte carboidrati, fruttosio in particolar modo. E’ quindi un alimento energetico ed è preferibile assumerlo nell’arco della mattinata. Zuccheri a parte, il kiwi assicura un elevato apporto di antiossidanti e di potassio: è dunque un ottimo alleato di sportivi ed ipertesi; non solo, aiuta chiunque soffra di stipsi e colon irritabile, grazie al suo buon quantitativo di fibre e grazie alla sua azione lassativa. Unica “controindicazione”, se così si può chiamare, del kiwi, è che rientra negli alimenti causa di allergie alimentari.
Cachi: Manca poco all’entrata in scena dei frutti autunnali per eccellenza, i cachi, presenti sui mercati tra ottobre e novembre ed amatissimi dai bambini per il loro gusto particolarmente dolce: non a caso, il caco è un frutto molto energetico, ricco di zuccheri semplici, facili da assorbire e che forniscono energia immediata.
Anche i cachi, come i kiwi, sono ricchi di fibre ed aiutano in caso stitichezza, agendo in maniera positiva anche sulla salute del fegato, della milza e del pancreas: si tratta di un frutto particolarmente depurativo, oltre che energetico e ricco di potassio.
Castagne: l’autunno, sappiatelo, è la stagione della frutta secca! Castagne, pinoli, mandorle, noci… approfitta di questo periodo per fare scorta di frutta secca. Mancano ancora poche settimane all’entrata in scena di castagne e caldarroste, presenti da ottobre e fino al periodo invernale.
Dal punto di vista calorico, è risaputo che le castagne non sono certo un frutto dietetico: estremamente ricche di glucidi, le castagne hanno però proprietà energetiche e risultano particolarmente utili nei casi di astenia fisica e mentale, mentre è il caso di moderarne l’uso se ci si ritrova con qualche chilo in più.
Consigliate invece ad anemici ed utili per prevenire le influenze stagionali, le castagne in effetti sono particolarmente ricche di sali minerali quali il ferro, il fosforo, il potassio, il magnesio e il calcio.
Attenzione però: se soffri di disturbi digestivi, di flatulenza, meteorismo o gonfiore, evita di mangiarne in quantità!
Nocciole: buone ma… anche piuttosto ricche di grassi: si tratta però di acidi grassi monoinsaturi, soprattutto acido oleico e linoleico, importanti per l’alimentazione in quanto capaci di preservare i tessuti dall’invecchiamento e di avere effetti protettivi nei confronti dell’aterosclerosi e delle malattie cardiovascolari.
Insieme ai grassi, è presente una buona percentuale di carboidrati e zuccheri, e di elementi proteici, compresi diversi aminoacidi essenziali. Nonostante ciò, per raggiungere un sufficiente apporto proteico attraverso le nocciole sarebbe necessario assumerne in gran quantità, sbilanciando così anche l’apporto di grassi. Notevole è la quantità di oligoelementi come ferro, fosforo, magnesio, rame, zinco e selenio, tutti estremamente importanti per il corretto funzionamento cellulare.
Le nocciole infine, grazie agli acidi grassi ed ai fitosteroli in esse contenute, aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo e dei trigliceridi nel sangue.
Noci: benvenuto autunno e benvenuta noce nelle nostre tavole! E’ il proprio il caso, poiché la noce, oltre a contenere fosforo, calcio, ferro e potassio, è il frutto più ricco di zinco e rame, elementi che solitamente attingiamo dalla carne; motivo per cui le noci sono particolarmente indicate in una dieta vegetariana.
Sono un frutto oleoso e di conseguenza ricco di sostanze nutrienti, in particolar modo si tratta di grassi polinsaturi, quelli che comunemente chiamiamo acidi grassi Omega-3: pensa una piccola manciata di noci copre il fabbisogno giornaliero di Omega 3; mica male se pensi che gli Omega 3, solitamente contenuti nel pesce, hanno il potere di diminuire il rischio di malattie cardiache, ictus, diabete, depressione, obesità, cancro.
Le noci contengono inoltre vitamina A, vitamina B1, vitamina B6, vitamina F, vitamina C e vitamina P, oltre ad assicurare un alto contenuto di antiossidanti (soprattutto grazie alla vitamina E ed il Selenio, in grado di tenere sotto controllo i famosi radicali liberi.
Insomma la frutta autunnale, fresca o secca, ci regala innumerevoli proprietà utili alla nostra salute: ricordiamocelo davanti ai banchi del mercato!