Gli alimenti funzionali: un valido aiuto, con qualche attenzione…
Dieta, esercizio fisico e alimentazione sana. Questo è il principio guida attraverso il quale molte persone riescono a mantenersi in salute a lungo. Ma c’è dell’altro? probabilmente, un grande aiuto alla prevenzione di malattie arriva proprio dall’alimentazione, e in questo giocano un ruolo rilevante i cosiddetti “alimenti funzionali”.
Di cosa si tratta? non c’è una definizione univoca di alimenti funzionali. Tuttavia, ciò che li accomuna è il fatto che ognuno di essi è un alimento o ingrediente alimentare che può fornire un beneficio per la salute al di là delle tradizionali sostanze nutritive che contiene. Non si tratta di medicinali dunque, ma di semplici alimenti.
Nella loro forma più pura, gli alimenti funzionali possono essere frutti allo stato grezzo, verdura o cereali, ma si può trattare anche di prodotti o alimenti trasformati che utilizzano tecnologie innovative e all’avanguardia per mettere a disposizione proprio quei benefici per la salute.
Gli alimenti funzionali, per ragioni di semplicità, sono generalmente raggruppati in tre categorie:
1) alimenti che sono stati arricchiti con nutrienti specifici per prevenire malattie o fastidi causati da carenze di elementi nutritivi: alcune marche di latte arricchito con omega 3, oppure molti cereali da colazione sono arricchiti con vitamine e minerali.
2) alimenti che contengono microrganismi o sostanze destinate a favorire la crescita di microrganismi nell’intestino: non solo lo yogurt, ma anche i probiotici con fermenti lattici vivi
3) Alimenti che contengono componenti bioattivi o enzimi: ce ne sono moltissimi, presenti in natura. Vediamone alcuni particolarmente efficaci a combattere o prevenire malattie e disturbi:
Omega-3. Gli acidi grassi omega-3 sono grassi polinsaturi acidi che non possono essere prodotti dal corpo umano, e che quindi vanno assunti attraverso l’alimentazione. Comunemente indicato come acidi grassi essenziali, l’acido docosaesaenoico (DHA) e acido eicosapentaenoico (EPA) si trovano naturalmente nel salmone, nella trota di lago, nel tonno, nelle aringhe ed in altri pesci d’acqua fredda, in misura minore anche nei semi oleosi e nella frutta secca. E’ stato dimostrato che gli Omega-3 sono utili nel ridurre il rischio di una serie di malattie.
Gli isoflavoni della soia. Gli isoflavoni si trovano in molti alimenti, ma derivano principalmente dalla soia. I più importanti sono gli isoflavoni della soia daidzeina e genisteina. I benefici per la salute di questi composti comprendono la riduzione del rischio di malattie cardiache e la protezione contro i disturbi ormonali. Inoltre, vi sono alcune evidenze che sembrano suggerire che gli isoflavoni possano fermare la crescita delle cellule tumorali.
Il tè verde. Diversi studi di settore e accademici hanno scoperto che il tè verde è più efficace delle vitamine C ed E nel proteggere le cellule contro i danni cellulari. I ricercatori della Purdue University in particolare hanno scoperto che il tè verde inibisce un enzima necessario per la crescita delle cellule tumorali e può uccidere le cellule tumorali in coltura senza alcun effetto negativo sulle cellule sane.
I prebiotici. Si trovano naturalmente in molti cibi e possono essere isolati da piante o sintetizzati. La caratteristica principale e l’effetto di prebiotici nella dieta è di promuovere la crescita e la proliferazione di batteri benefici nel tratto intestinale e, quindi, potenzialmente cedere o aumentare l’effetto di batteri probiotici.
I probiotici. meglio conosciuto come batteri fermentativi, i probiotici possono aiutare a tenere sotto controllo la crescita di microrganismi indesiderati, migliorare la risposta immunitaria e aiutare la digestione. Gli studi stanno anche attualmente esplorando le possibili proprietà anti-cancerogene dei probiotici.
I “super frutti“: acai, goji, mangostano, sono solo alcuni dei super frutti, ricchissimi di proprietà nutritive e curative: si tratta spesso di frutti esotici, anche gli agrumi ad esempio sono apprezzati per i loro vantaggi nutrizionali e gli effetti benefici sulla salute dell’organismo.
La popolarità degli alimenti funzionali è probabilmente ora ai suoi massimi livelli, tant’è che ad esempio, in Giappone, di fronte a una popolazione in rapido invecchiamento e per fronteggiare l’aumento dei costi sanitari, il governo ha sostenuto il consumo degli alimenti funzionali per ridurre i fattori di rischio connessi con determinate malattie croniche. Ed è stato proprio il Giappone, nella storia, a promuovere e regolamentare il consumo di questi “supercibi”.
Nel 1991 infatti, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese ha creato il “Food for Health Specificato Usare ” standard (FOSHU), permettendo ai produttori di alimenti funzionali di evidenziare le indicazioni benefiche per la salute sulle etichette di alcuni prodotti autorizzati. Per ottenere l’approvazione del prodotto dal FOSHU, le aziende devono essere sottoposti a un severo processo di controllo e verifica.
Le domande per l’autorizzazione di un prodotto devono includere tutta la documentazione scientifica che dimostra gli effetti benefici sulla salute di un particolare alimento, le dosi raccomandata, le informazioni che dimostrino la sicurezza degli ingredienti, le informazioni sulle caratteristiche fisiche e chimiche, e un’analisi compositiva.
La sicurezza in campo alimentare è infatti da non sottovalutare: è vero che non si tratta di medicine, ma prima di reclamizzare un alimento come benefico o curativo è in effetti giusto che ciò venga dimostrato, senza considerare la potenziale tossicità di una quantità errata di determinate sostanze nutritive selezionate. Anche un semplice alimento, un frutto, infatti, può risultare indigesto o non produrre i risultati sperati, o ancora provocare un’intossicazione alimentare. E non solo in determinati soggetti allergici o intolleranti, ma anche nei casi in cui una sostanza o un enzima venga assunto in dosi altamente superiori a quella che è la razione giornaliera raccomandata.
Ciò è ancor più importante nei casi in cui un alimento funzionale è riconosciuto come valido nella prevenzione o nella cura di un determinato disturbo. Ma i problemi di sicurezza sorgono anche ad esempio durante l’assunzione di erbe officinali, essendo la la questione delle interazioni erbe-farmaco tanto delicata.
E’ giusto dunque che anche per gli alimenti funzionali ci sia un obiettivo processo di valutazione su base scientifica che dovrà dunque stabilire che i componenti funzionali siano effettivamente sicuri e che siano assunti ai loro livelli d’uso previsti.
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