Ogni giorno che passa, ricercando informazioni sul mangostano e documentandomi sulle proprietà curative di frutta e verdura, mi rendo conto che il detto di Ippocrate, “il cibo sia la tua medicina”, non è mai stato così lontano dalla realtà.

Ti è mai capitato di soffrire di stipsi? Di carie ai denti? Di bruciori di stomaco e meteorismo? Di colesterolo alto? Di diabete? O di avere un tumore, un morbo raro o una malattia all’apparato cardiovascolare? E ti è mai capitato di pensare che ciò di cui ti nutri tutti giorni, il tuo cibo, l’aria che respiri e l’acqua che bevipossano essere la causa della tua malattia? Inoltre sai molto bene che la triplice alleanza zuccheri raffinati+grassi saturi+sodio puro al 100% stanno minando in silenzio la tua salute fisica in modi che nemmeno ti immagini.

Oggi la ricerca medica sta focalizzando l’attenzione sul binomio cibo-malattia e il dato parziale che ne sta uscendo è decisamente poco incoraggiante: sembra che mai l’occidente abbia patito così tanti malesseri, disturbi, allergie, malattie e patologie come nel XIX secolo. Gli studi recenti stanno dimostrando una sempre più stretta correlazione fra elementi tossici presenti negli alimenti industriali e l’insorgere di malattie e le nuove terapie puntano maggiormente su un’alimentazione sana e naturale.

Il ruolo del mangostano nella terapia contro l’AD-HD

Nel corso delle ricerche sono anche state rilevate evidenti connessioni fra assunzione di cibi adulterati e disturbi neurologici. Uno di questi è l’AD-HD e cioè Disturbo da Deficit di Attenzione-Iperattività che colpisce il 3%-4% della popolazione infantile in Italia. Le cause di questo disturbo, secondo le ultime ricerche, sarebbe riconducibile all’assunzione massiccia di zuccheri raffinati e additivi sintetici che provocherebbero prima di tutto allergie, intossicazione del fegato, deficit digestivo e poi gravi scompensi ormonali che inficiano una normale relazione sociale del bambino.

Ti starai chiedendo, ma in tutto questo il mangostano cosa può fare? Be’ sembra che il mangostano possa fare realmente qualcosa e non sono io a dirlo, ma i numerosi studi portati avanti dal Dr. Kenneth J. Finsand che tentano di dimostrare come l’assunzione costante di succo o polpa di mangostanopossano alleviare i sintomi da AD-HD. Il dottor Finsand sostiene che le notevoli proprietà antiossidanti e depuratrici del mangostano possano aumentare la capacità degli organi emuntori quali fegato e reni di eliminare tossine, scorie e tracce di metalli pesanti presenti nei cibi. Inoltre gli xantoni sono in grado di monitorare le sovrareazioni degli anticorpi quando vengono attaccati da un antigene. L’azione del mangostano impedisce che si verifichi un processo di ipersensibilità che determinerebbe l’allergia.

Anche un deficit del triptofano, uno degli aminoacidi essenziali, può causare l’AD-HD in quanto causa un calo nella produzione di serotonina di cui è un precursore. Secondo Finsand l’assunzione costante del mangostano, normalizzando le funzioni del fegato, permetterebbe una migliore sintetizzazione di tutti gli aminoacidi essenziali, compreso il triptofano, riportando così la serotonina a livelli normali.

Insomma, al di là delle considerazioni di Finsand riguardo al ruolo del mangostano nella terapia contro l’AD-HD, questo articolo vorrebbe mettere in luce il fatto che forse c’è davvero la possibilità di non dover più prescrivere farmaci come l’ormai celebre Ritalin ai nostri figli per alleviare i disturbi di questa malattia, forse basterebbe solo dare un cambio di rotta alla loro e alla nostra alimentazione.