Integratori alimentari sintetici: attenti ai contenuti
Agli italiani piacciono molto gli integratori alimentari. In questi anni di crisi economica questo settore anziché subire uno stallo è stato uno dei pochi a chiudere i bilanci annuali con un bel segno più. La FederSalus sostiene che sono stai oltre 140 milioni i prodotti venduti in tutta Italia nel 2012. Sempre secondo le analisi condotte un italiano su tre fa uso regolare di uno o più integratori nella sua dieta.
Gli integratori sono prodotti decisamente molto diffusi: possono essere acquistati in farmacia, in erboristeria, nelle parafarmacie, ma anche sui banchi dei supermercati e nel negozietto sotto casa. Inoltre non necessitano di prescrizione medica e ognuno è libero di decidere quale prodotto utilizzare, con quali dosi assumerlo e per quanto tempo.
L’Unione Europea ha già puntato il dito contro l’industria degli alimenti e supplementi vitaminici integrativi sintetici. La mancanza totale di un regolamento che ne tuteli la vendita e il consumo è preoccupante. L’Unione Europea ha già invitato l’Italia a definire una normativa chiara e vincolante che colmi questo gap legislativo, ma per il momento ancora non si è giunti ad una soluzione della questione.
La maggior parte delle persone che assumono gli integratori alimentari e supplementi dietetici lo fanno principalmente per supplire a delle carenze alimentari che potrebbero facilmente venir risolte con un’alimentazione più equilibrata. Altri ricorrono ai complessi vitaminici o minerali ogni volta che si sentono stanchi e privi di energia, senza poi curarsi del motivo che risiede alla radice di questa sensazioni di debolezza. Altri ancora utilizzano questi prodotti per prendersi cura del proprio aspetto fisico: integratori per avere una cute più liscia e luminosa, altri per avere capelli forti e lucenti, altri ancora per rafforzare le unghie e i denti o perdere i chili di troppo. Insomma le motivazioni per cui si ricorre a questi integratori sono molteplici e siccome sono prodotti per la salute diamo per scontato che siano sicuri al 100%.
Anche se i test di sicurezza hanno raggiunto livelli altissimi, soprattutto nell’industria di prodotti fitoterapici e naturali, continuano ad essere comunemente utilizzate alcune sostanze che possono rivelarsi pericolose per la salute se assunte con regolarità nel tempo. Vediamone qualcuna.
Viatamina C: forse non ci crederete ma la quasi totalità della vitamina C che trovate negli integratori comunemente acquistati in farmacia o addirittura sul web è sintetica e ricavata da mais OGM. Negli Stati Uniti ad esempio è praticamente impossibile rintracciare un fornitore di vitamina C sintetica che non sia derivata da mais OGM. In Europa e in Italia è da poco passata la legge che vieta la coltivazione di mais OGM, ma gli States stanno andando decisamente controcorrente, aumentandone invece la produzione. Attenti quindi alla provenienza dei vostri integratori alimentari.
Maltodestrina: si ricava da qualsiasi tipo di amido derivante da cerali come riso grano e mais o dai tuberi. Dagli anni ’80 viene ampiamente utilizzata nell’industria di prodotti per culturisti e sportivi come fonte di carboidrati e sostituto dello zucchero. Il problema è che gran parte della maltodestrina contenuta in prodotti integrativi deriva da colture OGM con tutte le conseguenze del caso. Prima di acquistare un prodotto con maltodestrina dovete assicurarvi che sia di origine organica certificata.
La carragenina. È una sostanza gelificante e addensante utilizzata in svariati contesti nell’industria alimentare. Ad esempio è impiegata per chiarificare la birra o come ingrediente agglutinante per i preparati di creme e budini. Nonostante sia un prodotto totalmente naturale, ricavato dalle alghe rosse, alcune ricerche hanno dimostrato che la sua idrolisi può determinare problemi gastrointestinali come diarrea cronica, intestino irritabile, reflussi gastrici, gastriti, ma anche cancro al colon. Quindi chi già ha problemi gastrointestinali dovrebbe eliminare la carragenina dalla propria dieta.
Attenti alle vitamine che costano sospettosamente poco, all’interno potreste trovarci limatura di ferro difficilmente assimilabile, conchiglie frantumate per simulare l’apporto di calcio e ossido di magnesio, totalmente inutile per l’organismo, ma anche tracce di metalli pesanti, soprattutto negli integratori liquidi. Anche se i livelli di questi ultimi sono normalmente molto bassi, è sciocco dover pagare per qualcosa che è inutile o dannoso, quando si potrebbero sfruttare i minerali organici contenuti nelle piante, facilmente assimilabili ed equilibrati nutrizionalmente.
Il glutammato monosodico. Difficilmente troverete ancora questa dicitura sulle etichette dei prodotti per vegetariani, nei cibi pronti per il microonde o nei supplementi alimentari. È più facile che troviate queste diciture: estratto di lievito, proteina vegetale idrolizzata, lievito di torula. Questo composto può provocare cefalee, nausee, attacchi di asma, orticaria in alcuni soggetti, ma può essere totalmente asintomatico in altri. Tuttavia va sottolineato che è un forte stimolante del sistema nervoso centrale quindi le donne in gravidanza, chi soffre di ipertensione o ha problemi di fegato o reni dovrebbe limitare il suo consumo.
Prestate attenzione ai prodotti che utilizzano materie prime provenienti dalla Cina. Le analisi condotte su svariati prodotti alimentari, dietetici e integrativi che utilizzano erbe cinesi nella produzione hanno rilevato una concentrazione altissima di metalli pesanti come arsenico, cadmio, mercurio, piombo e alluminio. Purtroppo la Cina conosce livelli di inquinamento preoccupanti e molte aziende che vi si riforniscono non conducono gli adeguati test di controllo. Sarebbe bene quindi evitare il più possibile i prodotti alimentari che provengono dal Sol Levante quando non siete certi della loro qualità.
Noi di mangostano.eu non siamo qui per fare terrorismo psicologico. Questo post è un modo per dirvi che non sempre è necessario ricorrere agli integratori alimentari sintetici per migliorare il proprio livello di salute e che un’alimentazione sana resta il modo migliore per raggiungere questo obiettivo. Tuttavia potete stare tranquilli se di solito utilizzate prodotti di qualità e di case produttrici certificate che effettuano con regolarità e attenzione i test sulle proprie materie prime.
Un’ultima avvertenza: quando acquistate un prodotto biologico, sia esso un integratore o un alimento, assicuratevi che sull’etichetta sia apportato il logo europeo di produzione biologica che attesta che il contenuto sia di provenienza di coltura biologica per oltre il 95%. Se acquistate dagli States invece dovrete poter vedere con chiarezza il simbolo USDA.
E poi informatevi, informatevi e informatevi. Non possiamo più permetterci di essere incoscienti o inconsapevoli sulla nostra alimentazione.