Islam e alimentazione
Secondo alcune ricerche in Italia risiedono circa 1.583.000 di musulmani. La loro religione, molto diversa dalla nostra, prevede alcune rigide regole di alimentazione. All’interno del testo scaro mussulmano, il Corano, Allah ha fornito chiare indicazioni di quali siano gli alimenti che è lecito consumare e quali, invece, devono essere evitati. Questo regima alimentare controllato è seguito soprattutto da i più credenti.
Le regole alimentari dell’Islam
Seguire queste regole alimentari da molti mussulmani è sentito come una dimostrazione di appartenenza ad un gruppo religioso e come rispetto verso la propria divinità. Nel Corano si dice infatti: O uomini, mangiate ciò che è lecito e buono, non seguite le orme di Satana, poiché egli è nemico dichiarato per voi. Nel testo sacro si differenziano i cibi leciti, chiamati ĥalāl da quelli illeciti detti ĥarām. Il corano fornisce, inoltre, indicazioni non solo su cosa mangiare ma anche su come mangiare e che comportamento tenere quando ci si alimenta.
Allah chiarisce anche l’importanza donare il cibo ai poveri ed ai bisognosi anche come forma di riscatto dopo essersi macchiati di un peccato. Vediamo, ora, nel dettaglio quali sono gli alimenti che un mussulmano può mangiare.
- Piante, frutta, vegetali e semi
Questi alimenti possono essere consumati senza problemi a patto che non contengano sostanze nocive o narcotiche per l’organismo umano.
- Creature viventi
In questa categoria rientrano 3 differenti gruppi di alimenti:
- Esseri che vivono nell’acqua, nel mare o nei laghi o fiumi
È possibile mangiare pesci dotati di squame come: trote, salmoni, lucci, triglie, muggini, carpe, merluzzi, naselli, acciughe, alici, aringhe, branzini, spigole, cefali, cernie, dentici, orate, tonni, sogliole, sarde e sardine, sono leciti, oltre a gamberi e gamberetti. Sono, invece, vietati: balene, squali, tartarughe, granchi, aragoste, astici, anguille, pesci spada, murene, rombi, razze, calamari, moscardini, seppie, scampi e frutti di mare come cozze, vongole e ostriche. Per poter rientrare negli alimenti consentiti i pesci devono essere estratti dall’acqua ancora vivi, poco importa quale sia il metodo di pesca.
- Esseri che vivono sulla terra
Tra gli animali che, secondo Allah, un mussulmano credente può mangiare ci sono: cammelli, mucche, pecore e capre, tutti questi animali con o zoccolo fesso, gli animali selvatici come pecore di montagna, montoni, mucche selvatiche, gazzelle e cervi. Sono da evitare piatti che contengano carne di cavallo, mulo o asino. Esistono casi in cui un animale “lecito” diventa temporaneamente “illecito”. Ciò accade, ad esempio, se mangia delle feci. In questi casi, dopo un periodo di quarantena l’animale si sarà purificato e potrà essere macellato e mangiato. Sono banditi gli animali con denti canini come cani, conigli, elefanti e scimmie così come sono illeciti i rettili, come serpenti e tartarughe. È assolutamente vietato mangiare carne di maiale e questa regola è nota anche a chi non è mussulmano. Di un animale sgozzato non rientrano tra le carni lecite pene, testicoli, milza, materiale da digerire presente nel corpo, sangue, vescica, bile, placenta, vagina, i due muscoli vertebrali che vanno dal collo al coccige, midollo, ghiandole, la piccola ghiandola sotto al cervello e le pupille degli occhi.
- Esseri che volano, come gli uccelli
Gli uccelli le cui carni sono considerate lecite sono quelli che rientrano nei seguenti gruppi:
- Hanno il corpo ricoperto da piume
- Non rientrano nella categoria dei rapaci, cioè non possiedono artigli
- Ogni uccello che volando batte le ali per un tempo superiore a quello in cui veleggia
In sintesi possono essere mangiati: polli, galli e galline, tacchini, oche, anatre, capponi, pernici, quaglie, faraone, piccioni, allodole, beccacce, fagiani, struzzi, tordi e uccelletti. Sono illeciti, invece, aquile, falchi e avvoltoi, pavoni, corvi e cornacchie, rondine, upupa e cigno. Il Corano, però, sottolinea che, in caso di rischio di morte per fame, è possibile mangiare qualunque cosa, anche illecita, per salvarsi.
Abbiamo visto quali sono i cibi che chi abbraccia la religione mussulmana può mettere in tavola e quali no. Esistono, però altre regole legate all’alimentazione e, più precisamente, al metodo in cui i cibi vengono preparati. La macellazione è un’operazione regolata da rigide norme. Il metodo corretto per questa operazione è quello che prevede un il taglio netto della giugulare, carotide e trachea dell’animale utilizzando un coltello affilato. Ma le regole non finiscono qui:
- Colui che si occupa della macellazione deve essere mussulmano
- Lo strumento utilizzato per la macellazione deve essere di ferro
- Il muso dell’animale da macellare deve essere rivolto verso la Santa Ka’baa
- L’addetto alla macellazione deve pronunciare il nome santo di Allah nell’atto di uccidere l’animale
- Nel momento dell’uccisione l’animale deve mostrare movimenti, spasmi, che attestino che prima l’animale era vivo ed in buona salute.
Per i mussulmani il consumo di alcolici come vino o birra è assolutamente vietato dal Corano. Stessa cosa vale per il sangue animale. Quando, però, il vino diventa aceto, si purifica e rientra di diritto nei cibi leciti. Nel Corano si dice, infatti:
“Ti chiederanno del vino e del gioco d’azzardo. Dì: in entrambi vi è un grande peccato, unito ad un piccolo vantaggio per l’essere umano;ma il male è molto maggiore del vantaggio” e ancora “Satana ha come solo scopo causare inumana inimicizia ed odio tra di voi, ed utilizza ciò che intossica, ed i giochi d’azzardo per distogliere il vostro animo dal ricordo di Allah, e dalla preghiera”. Questo spiega la motivazione per cui un mussulmano non può bere alcolici, il problema non è la bevanda di per se ma le conseguenze nei comportamenti che questa ha sull’uomo.
Concludiamo con alcune delle regole che un mussulmano deve seguire quando è seduto a tavola:
- Lavare le mani prima di mangiare
- Rilavare le mani ed asciugarle dopo aver consumato un pasto
- Pronunciare il nome di Allah prima di mangiare e dopo aver terminato
- L’ospite deve essere il primo a cominciare a mangiare, mentre il padrone di casa deve essere l’ultimo a finire
- Usare la mano destra per mangiare
- Prendere piccoli bocconi e masticare a lungo
- Raccogliere sempre e mangiare i resti di cibo caduti sulla tovaglia
- Assumere un pizzico di sale prima e dopo il pasto
Cosa invece non deve fare un mussulmano a tavola? Vediamo:
- Mangiare se non si ha fame
- Mangiare troppo
- Guardare con insistenza gli altri mentre mangiano
- Non aspettare che il cibo si raffreddi
- Soffiare su un cibo o una bevanda per raffreddarla
- Buttare via un frutto senza averlo mangiato
- Rosicchiare la carne aderente ad un osso
- Sbucciare i frutti che normalmente vengono mangiati con la buccia
Capiamo bene che può sembrare un rigido rituale quello del pasto per un mussulmano per noi di altre religioni ma, chi crede in qualcosa segue le sue regole e chiunque, per questo, deve essere rispettato.