Mangiare il peperone fa bene alla salute
Nonostante per alcuni risultino pesanti e difficili da digerire, i peperoni sono ricchi di sostanze benefiche per il nostro organismo e ci aiutano a tenere lontane le malattie più ed i disturbi più comuni. Il peperone, il cui nome scientifico è Capsicum L., è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Solanaceae, di cui fanno parte non solo il peperone, ma anche i peperoncini piccanti, dolci ed ornamentali. Originario delle Americhe, oggi è ornai coltivato in tutto il mondo. Ma scopriamo quali sono i benefici del mangiare peperoni e cosa contengono da renderli tanto speciali per la nostra dieta.
Il peperone ci aiuta a prenderci cura di noi stessi
Erroneamente molti credono che il peperone sia poco digeribile. Il motivo è la presenza sulla buccia di cellulosa che gli esseri umani non scindono come gli erbivori e che quindi, se in grosse quantità, risulta indigesta. Inoltre, va detto che l’alimentazione moderna porta a consumare troppi prodotti della famiglia delle solanacee che contengono una sostanza chiamata solanina, che se assunta in dosi elevate è persino tossica e il corpo spesso ne diviene intollerante rifiutandone anche la digestione. Per ovviare a questo problema è bene consumarne in quantità limitata, senza eccedere. Il peperone produce meno solanina se è coltivato al sole durante l’estate, quindi è bene preferire quelli di stagione, meglio ancora se colorati, rossi e gialli, mentre quelli verdi essendo più acerbi sono da evitare vista la percentuale maggiore di solanina.
Esistono varie tipologie di peperoni. Quelle maggiormente consumate in Italia sono:
Peperoni dolci:
- Peperoni quadrati: giallo o rosso di Nocera, giallo o rosso d’Asti, Braidese rosso o giallo, California Wonder, Yolo Wonder, Topepo o peperone pomodoro.
- Peperoni a corno: Corno di toro, lungo Marconi, lungo di Chiasso, toro di Spagna, peperoni di Senise IGP, verticus.
- Peperoni allungati: peperoncino sottile lungo e dolce, sigaretta di Bergamo, lungo di Nocera.
Peperoni piccanti:
- Peperoni a corno: Peperoncino sottile e lungo di Cajenna.
- Peperoni quadrati: nano quadratino d’Asti, quadrato piccolo del Veneto, piccolo di Firenze, Pimento.
Naturalmente ogni colore ha la sua caratteristica:
Il verde ti depura: il peperone ha questa tinta quando viene raccolto in anticipo e ha un gusto pungente. Si presta perfettamente per la peperonata o l’insalata. Fanno parte dei peperoni verdi sono anche i “friarelli” che sono coltivati in Campania e, nonostante l’aspetto simile al peperoncino, sono dolcissimi.
Il rosso ti fa sentire sazio: ha una polpa croccante, spessa e zuccherina. È ideale per i pinzimoni e cotto alla brace, sazia in fretta ed è il più ricco di principi nutritivi.
Il giallo è antiossidante: è il più tenero e succoso. Ottimo crudo, si usa col pomodoro per rendere corposi i sughi.
Di sicuro sono molto gustosi, qualunque sia il loro colore, ma i peperoni sono anche ricchi di sostanze utili al nostro organismo. Infatti, 100 grammi di prodotto contengono:
Acqua 92,30 g
Carboidrati disponibili 4,20 g
Zuccheri solubili 4,20 g
Proteine 0,90 g
Grassi 0,30 g
Fibra totale 1,90 g
Sodio 2 mg
Potassio 210 mg
Ferro 0,70 mg
Calcio 17 mg
Fosforo 28 mg
Vitamina B1 0,05 mg
Vitamina B2 0,07 mg
Vitamina B3 0,50 mg
Vitamina A 139 µg
Vitamina C 151 mg
I peperoni andrebbero consumati con maggiore frequenza durante l’estate, non solo perché sono di stagione, ma anche perché, essendo ricchi di acqua, aiutano a reintegrare i liquidi nell’organismo, essendo il peperone composto al 92%, e sali minerali quali fosforo, magnesio, potassio, ferro e calcio. Contiene una percentuale di vitamina C quattro volte maggiore che negli agrumi con la conseguente capacità di aumentare la resistenza alle infezioni. Inoltre irrobustisce i muscoli e favorisce l’assorbimento del ferro. Insieme al contenuto di vitamina A, di cui sono molto ricchi 0,7 mg per 100 gr, otteniamo il beneficio di una prevenzione dai radicali liberi grazie alle proprietà antiossidanti di queste due vitamine. Questo permette di prevenire malattie di invecchiamento della pelle, tumori e malattie cardiovascolari. Tra le vitamine troviamo la presenza del gruppo B e delle vitamine E, J e K. Il potassio e il carotene hanno anche proprietà diuretiche quindi utili alle funzioni urinarie.
La percentuale di fibra contenuta in questo ortaggio è ottima e aumenta il senso di sazietà al punto da renderlo particolarmente adeguato per chi sceglie un regime alimentare controllato. Inoltre, contiene davvero pochissime calorie. Un’altra sostanza presente è la capsaicina, presente sotto la buccia che ha proprietà antibatteriche, antidiabetiche, analgesiche e antitumorali. I peperoni sono frutti che appartengono al VII° gruppo degli alimenti e si caratterizzano per un modesto apporto energetico proveniente soprattutto dal contenuto in fruttosio, mentre lipidi e proteine risultano pressoché inesistenti. I peperoni in generale, più sono rossi, più betacarotene e vitamina C contengono. Molto importante, come del resto accade un po’ per tutti gli ortaggi, l’ambiente nel quale vengono coltivati. Infatti, le condizioni ideali per massimizzare il contenuto di betacarotene sembrano essere quelle in cui la temperatura si mantiene costante intorno ai 20°C. Proprio come altri carotenoidi, il betacarotene viene meglio assorbito se servito in un piatto ricco di lipidi. Ecco perché si consiglia di aggiungere un cucchiaio d’olio in cottura, perché può migliorare la disponibilità di questo prezioso nutriente per l’organismo. Per preservare al massimo la vitamina C contenuta nei peperoni, l’ideale sarebbe consumarli crudi. Tuttavia, per migliorare la digeribilità dell’ortaggio e la disponibilità dei carotenoidi, si consiglia una più sana cottura al vapore o in padella a fiamma non troppo viva.
Abbiamo visto quanto il peperone fa bene alla nostra salute. Ecco alcune curiosità su questo straordinario ortaggio:
Il peperone è molto vario nella forma, nel colore e nel sapore: possiamo trovare forme più allungate adatte alla frittura, comunemente chiamati “friggitelli”, forme più tonde, a campana o vagamente quadrangolari.
Il sapore va dal dolce e delicato al forte e piccante.
Le dimensioni sono variabili a seconda della varietà.
Il colore cambia nella maturazione dal verde al giallo, dal verde al rosso, dal verde allo striato giallo o rosso.
Alcune varietà particolari tipiche hanno maculature e viraggi verso il viola, l’arancione e altri colori scuri.
C’è stato uno studio sugli estratti di peperone che ha stabilito che mangiare questo ortaggio riduce il rischio di contrarre alcune forme di tumore, ad esempio quella al cervello causata probabilmente dalle nitrosammine. Il contenuto di vitamina C e betacaroteni sembra essere parte integrante di questo effetto protettivo anche se non se ne conoscono ancora bene i meccanismi.
Un altro studio ha dimostrato che la sostanza luteolina presente nei peperoni è utile per rallentare l’invecchiamento delle cellule del cervello che porta così a migliorare la memoria e rimanere più giovani.
Il peperone nasce oltre oceano, ma ormai è entrato di diritto a far parte del nostro patrimonio culinario, non solo italiano ma europeo. Il peperone in cucina ha ampio impiego: crudo viene usato in pinzimonio o nel gazpacho; cotto, nella bagna cauda e nalla peperonata; in altri paesi del vecchio continente si va dalle fajitas alla ratatouille. Se la bagna cauda è un tipico piatto piemontese, la peperonata invece è tipica dell’Italia del sud e già dal nome è facile immaginare che qui i peperoni sono protagonisti assoluti, cotti in padella con olio extra vergine di oliva, pomodoro, cipolle, aglio. Si passa poi alla sicilianissima caponata, a base di melanzane, che ha molte varianti locali, alcune che prevedono l’uso dei peperoni ed altre no. Sempre siculi sono i peperoni con la mollica, una delle pietanze più gustose che questi prodotti possano avere. Come altre verdure, i peperoni possono essere preparati ripieni. Se non si tollera la buccia, il modo più veloce per eliminarla è cuocere i peperoni alla griglia, in questo modo sarà estremamente facile staccare la pellicola che li ricopre. Il peperone è estremamente versatile, può essere cucinato con molte tecniche o può non essere cucinato affatto, e consumato sott’aceto o crudo, magari insaporito con olio, pepe e sale.
L’importante, al momento dell’acquisto, è controllare che i frutti siano sodi, senza grinze e ammaccature, e che abbiano il picciolo. In frigorifero possono essere conservati per qualche giorno, mai, però, superare la settimana. Per quanto riguarda le ricette internazionali, tra le più note c’è il gazpacho, una zuppa fredda spagnola originaria dell’Andalusia, preparata frullando insieme ingredienti crudi come pomodori e peperoni, cetrioli, cipolla e aglio, e aggiungendo olio, sale e pepe. Successivamente, il composto viene passato al setaccio, si aggiunge mollica di pane raffermo insaporita con aceto. La zuppa va poi fatta raffreddare in frigorifero. Spostandosi in America, è tipicamente messicana la ricetta delle fajitas, carne di manzo o pollo piccante accompagnata da peperoni e servita generalmente su tortillas di mais che la avvolgono. Forse non tutti sanno che dai peperoni si ricava una spezia usata in moltissime preparazioni, sia dolce che piccante, cioè la paprika.