Prova ad usare le spezie al posto del sale
Mangiare con troppo sale non fa bene alla salute per questo ci viene spesso consigliato di ridurne l’aggiunta nei nostri cibi e nelle nostre pietanze. Per chi non è abituato, soprattutto all’inizio, mangiare con poco sale o, addirittura senza, può essere una vera tortura. Generalmente viene consigliato di ridurre l’apporto salino a chi soffre di determinate patologie come l’ipertensione.
Dona gusto alle tue pietanze con le spezie al posto del sale.
Ecco quindi che si decide di rinunciare al gusto per seguire una dieta senza sale. Questo, però, non è obbligatorio. C’è un metodo alternativo, l’uso delle spezie al posto del sale. In questo modo potremo intensificare i sapori del cibo senza, però, aumentarne la sapidità. Sin da tempi antichissimi, le spezie hanno svolto un ruolo fondamentale nel commercio delle grandi potenze mondiali, merce di scambio dal valore inestimabile, il pepe, lo zenzero, i chiodi di garofano, la cannella, la noce moscata sono solo alcune delle polveri colorate che per secoli hanno viaggiato a bordo di muli e cavalli per essere condotte in tutti gli angoli della terra.
Le spezie sono parte di piante, generalmente aromatiche, essiccate al sole e poi ridotte in polveri dagli intensi colori dell’ocra della curcuma, del rosso intenso della paprica, del grigio chiaro del cumino, del nero violaceo sei semi di papavero. Tutte queste spezie hanno un odore ed un sapore caratteristico che consenti di distinguerle una dall’altra ma, soprattutto, di usarle per arricchire pietanze o bevande proprio in base al loro aroma.
La prima cosa da fare quando ci si avvicina al mondo delle spezie è imparare a conoscerle sia visivamente ma, soprattutto dall’olfatto. Il loro odore deve aiutarvi ad identificarle e ad abbinarle alle pietanze migliori. Ad esempio un trito di erbe fresche composto da basilico, rosmarino, timo, maggiorana, origano, aneto e salvia risulta perfetto per esaltare e salare il pesce al forno o alla griglia. Il peperoncino e il pepe, invece, daranno maggiore sapore alla pizza, ad una zuppa o al pollo alla piastra. Per non parlare del riso bollito, che è in grado di esaltare al massimo il gusto di una spezia, raggiunge l’apice del gusto se abbinato a zenzero, curry o zafferano.
La noce moscata si abbina alla perfezione con manzo, verdure e stuzzichini. Il sesamo, invece, è ideale con i legumi. Ogni spezia va comunque prima gustata separatamente, in questo modo potremo preparare il palato ed iniziare a familiarizzare con loro. All’inizio può non risultare un compito facile, per questo abbiamo deciso di individuare alcune delle spezie più note, più facilmente reperibili e dal sapore definito ed illustrarvele nel dettaglio.
Aneto: è una pianta coltivata specificatamente per produrre una polvere che insaporisca i cibi. In cucina vengono utilizzati sia i semi che le foglie, entrambi molto aromatici. Il suo sapore è molto simile a quello del finocchio ed è molto utilizzato in Germania, nell’Est Europeo e in Scandinavia e anche in India, un po’ meno qui in Italia. Si abbina perfettamente a piatti a base di pesce in forma di foglie o in polvere, i semi, invece, servono a profumare i liquori e le marmellate.
Cannella: la cannella ha una varietà considerata tra le più pregiate al mondo, la cannella regina, ottenuta dalla corteccia di un piccolo albero che cresce nello Sri – Lanka. Il suo aroma è intenso ed il suo sapore penetrante, caldo e ben definito. In cucina si può utilizzare, sia in stecche che in polvere, per la preparazione di piatti di carne stufata, arrosti e per aromatizzare dolci, frutta cotta, prodotti da forno e cioccolata. Ma, generalmente, almeno da noi, viene utilizzato per arricchire dolci e torte ma anche infusi e tisane.
Paprica: la paprica è disponibile in due diverse versioni, quella dolce e quella piccante. In entrambi i casi il suo resta un gusto delicato, con un leggero tono amarognolo amaro ma molto aromatico. La paprica piccante la si ottiene quando viene macinata anche la placenta del peperoncino, ossia la parte interna al quale sono attaccati i semi . Viene generalmente abbinata alla carne, ai formaggi, alla panna, al pomodoro, alla cipolla ed una delle principali componenti di molte miscele di spezie come, ad esempio, il curry. La paprica è l’alimento più ricco di carotenoidi.
Semi di papavero: il papavero, originario dell’Asia centrale e del Mediterraneo orientale, è una pianta annuale che produce piccolissimi semi nero-azzurri dall’aroma caratteristico. L’odore ed il sapore sono molto delicati e richiamano il profumo delle nocciole dopo la tostatura. In cucina trova impiego con il miele, sulle torte o nei ripieni di dolci alla frutta. Si utilizza anche per addensare ed insaporire salse di pesce e verdure e per condire le insalate. E’ raccomandabile tostarlo prima dell’uso per gustarne a pieno l’aroma.
Zafferano: lo zafferano è una delle spezie che vengono coltivate nel nostro paese, tra le regioni note per questo tipo di produzione vi è l’Abruzzo. Lo zafferano nell’antichità era utilizzato nel campo della medicina per le sue proprietà antidolorifiche, oppure come colorante per tessuti o pelli. Oggi trova ampio spazio nella cucina, basti pensare al noto risotto giallo o alla milanese.
Zenzero: lo zenzero è tra le spezie più antiche ed importanti. Originario dell’Asia Tropicale, è un tubero che viene utilizzato fresco, essiccato o in polvere. Nella sua versione in polvere, il suo aroma è caldo, con note di legno fresco e sfumature dolci e ricche. Al palato risulta caldo e piccante. In cucina il suo uso è estremamente versatile sia nella cottura di carni bianche, pesce, nelle verdure, nelle zuppe e naturalmente nei dolci natalizi e nei biscotti.
Queste spezie, solo alcune di questo infinito e coloratissimo mondo, sono in grado di rinnovare i sapori dei nostri cibi, arricchirli e renderli più sani per il nostro organismo. Nonostante molte di queste spezie, nell’immaginario collettivo, richiamano l’oriente, paesi esotici e lontani, possiamo permettergli di entrare nella nostra cucina ed imparare a cucinare utilizzando sapori e gusti nuovi.