Combattere l’ulcera mangiando sano
La salute è una cosa seria e bisogna prendersene cura. Visite mediche, controlli periodici sono un’ottima soluzione per prevenire e curare la maggior parte delle malattie. A questo, andrebbe sempre associata una costante attività fisica e, soprattutto, un’adeguata alimentazione. Mangiare sano non solo ci consente di allontanare i rischi di patologie, a volte anche molto gravi, ma ci aiuta anche a rendere maggiormente efficaci le cure aiutando il nostro organismo a guarire più in fretta. La dieta, intesa come regime alimentare controllato non necessariamente volto alla perdita di peso, diventa poi fondamentale quando il nostro fisico è colpito proprio lì dove il cibo viene trasformato, l’intestino.
L’alimentazione più indicata per chi soffre di ulcera gastrica
Tra le patologie che possono colpire l’intestino e il suo apparato vi è l’ulcera. Questa parola deriva dal latino ulcus che significa lesione. Infatti, l’ulcera non è altro che una ferita della pelle o del tessuto epiteliale che cicatrizza con estrema difficoltà. Se poi parliamo di ulcera gastrica, il problema coinvolge le pareti dello stomaco. Può presentarsi come una leggera erosione della mucosa fino a diventare una vera e propria lacerazione. Il nome medico è ulcera peptica e si distingue in ulcera duodenale, quando coinvolge il duodeno, la parte superiore dell’intestino tenue, ed ulcera gastrica, quando interessa, invece, le pereti intestinali. Chi soffre di ulcera riscontra sintomi facilmente riconoscibili. Questi sintomi si presentano quando l’ulcera arriva alla sua condizioni finale, cioè quando si perfora o è sanguinante, rischiando di penetrare nel fegato o nel pancreas. Se si hanno sintomi indentificati con la gastrite è sempre bene tenere la malattia sotto controllo con visite periodiche ed esami specifici, per evitare che sfoci in ulcera. Diventa, quindi, fondamentale, una dieta che non danneggi o aggravi le già difficili condizioni dell’apparato intestinale.
Numerosi studi sono stati portati avanti per identificare le cause e creare farmaci che potessero curare questa patologia. Verso la metà degli anni Ottanta, due studiosi australiani, Barry James Marshall e Robin Warren, hanno identificato un batterio denominato Helicobacter pylori, questo batterio presenta caratteristiche tali che gli permettono di vivere in un ambiente acido come lo stomaco. Questa è stata considerata una scoperta sensazionale, capace di trattare gastrite e ulcera gastrica e curarle. Il rilievo dal punto di vista scientifico e medico è stato tale da permettere, nel 2005, ai due studiosi australiani di conquistare il premio Nobel per la medicina. Prima di creare falsi allarmismi, però, capiamo bene quali sono i sintomi dell’ulcera gastrica. I più comuni, nella fase iniziale della malattia, sono il bruciore ed il dolore allo stomaco dovuti all’entrata in contatto degli acidi gastrici con l’area ulcerata. La zona interessata da tela dolore è incentrata tra lo sterno e l’ombelico. Generalmente tale sofferenza si manifesta durante la notte e peggiora quando si è a stomaco vuoto.
A questo si accompagnano nausea, vomito, tracce di sangue nelle feci, perdita di peso e riduzione dell’appetito. Questi sintomi sono di durata costante e possono apparire e scomparire. Una volta accertati i sintomi cerchiamo di capire quali sono le cause che stanno dietro all’ulcera gastrica. Senza ombra di dubbio vi sono alcool e fumo, che aumentano la quantità di acidi irritando e corrodendo la mucosa gastrica. Ma non solo, anche l’uso incontrollato di analgesici e di antinfiammatori non steroidei, che inibiscono la produzione di quell’enzima in grado di produrre delle sostanze che proteggono le pareti dello stomaco, non sono da sottovalutare. Non dimentichiamo nemmeno lo stress che acuisce i sintomi ed aggrava il problema. Coinvolgendo lo stomaco e l’intestino è importante mangiare bene, non solo per curare la malattia ma anche per prevenirla. Molti avranno sentito dire da mamme e nonne che l’ideale per problemi di questo tipo è mangiare in bianco, eliminando pomodoro e condimenti grassi. Questo è vero solo in parte. Senza dubbio questo tipo di alimenti è danno per l’intestino già compromesso perché molto acidi, ma non è sufficiente bandirli dalla dieta per trovare giovamento.
È importante seguire un’alimentazione equilibrata, sia nella qualità che nella quantità giusta. La prima cosa da tenere a mente è che è importante consumare almeno tre pasti principali al giorno più due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Piccoli ma frequenti pasti sono da preferire a pochi ed eccessivamente abbondanti. Senza contare che, ulcera o non ulcera, si dovrebbe riuscire a mangiare lentamente, masticando con cura il cibo. Detto questo vediamo cosa bisogna evitare assolutamente se si soffre di ulcera gastrica. La cosa migliore è capire quali sono gli alimenti che ci provocano fastidio. Nel caso di questa patologia esistono alimenti che possono aggravare i sintomi di una persona e rivelarsi assolutamente innocui per un’altra. Ecco, quindi, che bisogna valutare, persona per persona, cosa è consigliato togliere dalla dieta e cosa si può continuare a mangiare. Detto questo ammettiamo che c’è poca chiarezza anche nel mondo scientifico su cosa andrebbe consumato e cosa no.
Esistono, però, alcuni alimenti che metto tutti d’accordo sul fatto che vadano cancellati dall’alimentazione di chiunque si affetto da ulcera gastrica. Tra questi vi è il pepe. Questa spezia si è dimostrata essere dannosa in caso di ulcera. Ma il pepe non è l’unica spezia che andrebbe utilizzata con estrema moderazione. Anche paprica e peperoncino piccante, ad esempio, sono, secondo alcuni, dannosi per l’intestino affetto da tale patologia. La questione del peperoncino resta, però, ambigua. Alcuni non lo considerano tanto pericoloso grazie alla presenza, nei semi e nella buccia, di capsaicina, sostanza che si è dimostrata in grado di lenire ed attenuare i bruciori di stomaco. Se siete degli abituè del caffè, dovrete farne a meno o almeno ridurne il consumo poichè anche questo crea fastidi non trascurabili a stomaco ed intestino, poco importa se sia decaffeinato o normale. Idem per il tè e per tutti i prodotti contenenti derivati delle metilxantine. Se proprio non potete privarvene, è indicato di ridurne drasticamente l’utilizzo a non più di una tazza al giorno.
Abbiamo già detto che anche l’alcol, poiché stimola la secrezione acida, andrebbe consumato di rado, meglio se diluito. Per non parlare delle bevande zuccherate che, non solo, rischiano di ritardare la guarigione delle ulcere, ma addirittura esserne la causa. Quelle gasate vanno assolutamente eliminate, senza eccezioni. Salumi, formaggi, panna fresca, pesci grassi contengono grassi animali che possono rendere la mucosa intestinale un bersaglio facile per l’azione aggressiva degli acidi gastrici. Ridurre il consumo è altamente consigliato. Secondo recenti studi, pere che anche il sale favorirebbe la comparsa di ulcera. Il sale resta comunque un alimento che andrebbe usato con estrema parsimonia in qualunque dieta, sia che si soffra di ulcera o meno. Dopo aver catalogato gli alimenti da evitare se si soffre di ulcera gastrica, vediamo quali, invece, si posso consumare senza incrementare i sintomi, a volte anche molto dolorosi, di questa malattia. Non esistono limitazioni rigide, a parte gli alimenti appena visti, ciò a cui si deve fare attenzione è la tecnica di preparazione dei piatti.
Tra le cotture vanno preferita lo stufato o la cottura al vapore, evitando assolutamente le fritture, che fanno poco bene anche a chi è in piena salute. Nella dieta non devono mancare: i cereali come riso, orzo, pane, pasta, le verdure leggere come, ad esempio, zucca gialla, zucchina, carota, finocchio, bietola, spinacio, cavolo. La banana, forse non tutti lo sanno, favorisce la cicatrizzazione dell’ulcera, mentre la verza, contenendo gefarnato, aiuta a rinforzare le pareti dello stomaco. In genere i dolci andrebbero ridotti, perché ricchi di zuccheri e grassi. Certo, se è possibile realizzarne in casa facendo attenzione alle dosi dello zucchero, sostituendo il burro con l’olio, non ci sono problemi di sorta. Il caffè, consumato da molti in grande quantità, si può sostituire con il caffè d’orzo ed i succhi di frutta confezionati con frullati e centrifugati fatti in casa con frutta fresca e di stagione.