L’attività antimicotica del mangostano e la Candida Albicans
La Candida Albicans è un fungo appartenente alla famiglia dei saccaromiceti, presente in quantità tollerabili nel tratto intestinale, in gola e nella zona uro-vaginale. La sua presenza è piuttosto importante nell’organismo in quanto partecipa in modo diretto alla scomposizione degli zuccheri per mezzo di un processo fermentativo. Tuttavia quando la sua concentrazione aumenta può creare diversi problemi: candidosi, vaginiti e affezioni di varia natura che colpiscono la pelle e il tratto gola-bocca.
Le cause principali della sua proliferazione incontrollata sono molteplici: un’alimentazione scorretta e troppo sbilanciata nel consumo di zuccheri raffinati e di alimenti poveri di sostanze nutritive, trattamenti immunosoppressivi, antibiotici e cortisonici che alterano la flora intestinale, provocando mutazioni nei lieviti presenti in forme patogene. Anche malattie come il diabete mellito o l’uso della pillola anticoncezionale possono provocare un aumento dei funghi Candida Albicans.
La loro presenza eccessiva provoca una serie di disturbi nell’organismo: cattiva digestione, problemi intestinali, stanchezza perenne, irritabilità, intolleranze alimentari prima inesistenti, affezioni della pelle come acne ed eczemi, tosse, vaginiti, mal di testa e persino un calo del desiderio sessuale. Inoltre la Candida Albicans è in grado di passare dall’intestino al sangue dove libera spore tossiche complicando la salute generale e esponendola a fenomeni allergici e infezioni. Non solo: il fungo limita le capacità di assorbire le sostanze nutritive e questo può condurre ad uno stato di malnutrizione.
Trattare i fenomeni causati dalla Candida Albicans non è semplice perché molto spesso si ricorre a soluzioni temporanee che si concentrano sui sintomi del disturbo più che sulle cause, rendendo così il fungo recidivo. Inoltre ci sono molti fattori da tenere presente nell’approccio alla cura: fattori ambientali e personali, stress fisico ed emozionale, abitudini alimentari ed igieniche, valutazione del sistema immunitario. Tutti gli esperti però sono d’accordo nell’affermare che un cambio nelle abitudini alimentari e un rafforzamento del sistema immunitario siano due armi importanti nel contrastare il disturbo e ristabilire l’equilibrio della flora batterica, tutto ciò unito ad un trattamento antimicotico e antibatterico.
Il mangostano e la C. Albicans
Il mangostano potrebbe rivelarsi molto utile nel trattamento della candidosi nelle sue varie manifestazioni. Alcuni studi del dipartimento diagnostico dell’università Naresuan di Phitsanulok, Thailandia hanno dimostrato un’azione inibitoria e citotossica dell’alfa mangostina nei confronti del C. Albicans sia in vitro sia in vivo, senza che le quantità utilizzate avessero effetti secondari. L’azione dell’alfa-mangostina poi si è rivelata anche più efficace di altri comuni farmaci antimicotici come il Nystatin e il Clotrimazole e con un tempo di risposta anche più rapido.
Inoltre il mangostano, grazie al suo complesso fitoterapico, è particolarmente indicato per stimolare le difese immunitarie e renderle più reattive nei confronti di attacchi di patogeni e proliferazioni incontrollate di particolari microorganismi all’interno del nostro corpo, aiutando così il nostro sistema immunitario ad essere maggiormente reattivo e riportando l’equilibrio della flora batterica a livelli normali. L’alto contenuto di fibre invece aiuta l’intestino ad assorbire meglio i nutrienti e ad espellere in maniera fisiologica concentrazioni dannose di tossine, patogeni e scorie metaboliche. Grazie al suo apporto vitaminico del gruppo B, il mangostano è un ottimo alleato per combattere la proliferazione di C. Albicans che spesso è provocata da una carenza nutritiva in tal senso. Senza contare l’apporto in termini di antiossidanti e micronutrienti del frutto in grado di regolare la quantità di zuccheri nel sangue che, ricordiamo, sono il principale nutrimento di questo fungo.
In questo senso il mangostano, unito ad una dieta a base di verdure fresche e frutta che limiti il più possibili zuccheri e alimenti raffinati, può diventare un valido aiuto contro la C. Albicans senza incorrere negli effetti secondari dei farmaci antimicotici.
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