La ricerca scientifica sul mangostano continua
Bentornato sulle pagine di questo blog tutto dedicato al mangostano!
In passato abbiamo già parlato delle svariate proprietà di questo frutto esotico e oggi vorrei tornare sull’argomento, indagando sui risultati che le ricerche scientifiche nel mondo hanno riportato sul mangostano. Vediamo a che punto sono e quali sono le implicazioni e le applicazioni per il nostro benessere che il mangostano sta rivelando.
Mangostano VS i microbi
Alcuni scienziati dello Sri Lanka hanno estratto alcuni xantoni dal pericarpo, dalle foglie e dalla polpa del mangostano dimostrando che oltre il 75% di essi sono in grado di contrastare efficacemente l’attacco di funghi, batteri, microbi e virus grazie alle marcate proprietà antinfiammatorie, antifungine e antibatteriche che spiegano in gran parte la sua grande diffusione nelle medicine tradizionali locali.
Alcune ricerche giapponesi invece hanno evidenziato che l’alfa mangostina, uno degli xantoni più interessanti dei 42 contenuti nel mangostano, dimostra un’azione antibatterica piuttosto marcata nei confronti dello Stafilococco Aureus. Questo batterio gram-posotivo è all’origine di molte infezioni che colpiscono diversi apparati fra cui: sistema nervoso, scheletro, sistema respiratorio, apparato urinario o la pelle, provocando suppurazioni acute molto pericolose e l’insorgere di malattie gravi come meningiti e polmoniti. Inoltre è ormai immune ai più comuni antibiotici, compresa la penicillina, vancomicina e oxacilina. L’azione dell’alfa mangostina nei confronti di questo batterio lascia sperare che la sua applicazione farmaceutica sarà presto sviluppata perché si è dimostrata particolarmente efficace.
In Tailandia si sono studiate da vicino le proprietà antimicobatteriche del garcinone B, dell’alfa e della beta mangostina, evidenziando una particolare attività di questi xantoni nei confronti del micobatterio Tubercolosis e alcune caute considerazioni sono state fatte al riguardo dell’attività inibitrice della gamma mangostina nei confronti del retrovirus dell’HIV-1, rendendolo incapace di trasmettere l’infezione. Le ricerche sono ancora all’inizio e nulla è certo, ma i risultati sono comunque incoraggianti.
Sempre in Thailandia i ricercatori si stanno concentrando anche sulle capacità del mangostano di contrastare efficacemente le infezioni e vari disturbi che colpiscono la pelle. In primo luogo si è studiato l’effetto del mangostano sui batteri che causano l’acne e in primo luogo i Propionibatteri Acnes e lo Stafiloccocco Epidermidis, scoprendo che alcuni agenti contenuti nel pericarpo di questo frutto hanno un effetto inibitorio piuttosto marcato rispetto ad altri estratti naturali e che potrebbero diventare gli elementi fondanti per un trattamento alternativo dell’acne.
Il mangostano come antinfiammatorio
Un’altra ricerca giapponese sta concentrando i suoi studi sulle capacità antinfiammatorie del mangostano e ha dimostrato che la gamma-mangostina ha dei potenti effetti antinfiammatori sulle cellule strutturali del sistema nervoso, aspetto che potrebbe aprire uno spiraglio verso un trattamento mirato di patologie degenerative come l’Alzheimer. Inoltre gli scienziati giapponesi sono certi che la gamma-mangostina, grazie alla sua capacità inibitrice selettiva della COX-2, potrebbe essere uno dei componenti principali dei nuovi farmaci antinfiammatori di ultima generazione.
Il mangostano al centro delle ricerche sul cancro
Il mangostano è al centro di numerosi studi sul cancro e i risultati fin ora ottenuti lasciano sperare che lo xantone garcinone-E possa giocare un ruolo importante nel trattamento contro alcuni tipi di cancro, nello specifico al fegato, ai polmoni e allo stomaco, grazie al suo potente effetto citotossico sulle cellule cancerogene. Sempre secondo alcuni studi giapponesi l’alfa-mangostina potrebbe essere un elemento chiave per la cura e la prevenzione perché dimostra avere marcate caratteristiche chemio-preventive.
Questi risultati sono molto interessanti e fanno ben sperare per la scoperta di metodi alternativi meno invasivi per la cura e il trattamento di molte malattie che colpiscono la popolazione mondiale, tuttavia la strada della ricerca è lunga e tortuosa e ancora non esistono certezze al riguardo. Quello che è certo è che il mangostano è davvero un frutto dalle mille proprietà e che l’interesse della comunità scientifica è più che giustificato.
A presto!
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