Le capacità antinfiammatorie del mangostano e l’artrite
In questo blog dedicato alle proprietà fitoterapiche del mangostano abbiamo già sottolineato più volte come questo frutto possieda marcate proprietà antinfiammatorie. Oggi vorrei parlare di un’infiammazione particolare che colpisce buona parte della popolazione mondiale over 50: l’artrite. In questo post mi limiterò a descrivere brevemente in cosa consiste la malattia, ma nel prossimo vorrei spiegarti come il mangostano possa essere un valido aiuto per contrastare questo tipo di infiammazione e a che punto sono gli studi al riguardo.
L’artrite è un disturbo infiammatorio che coinvolge le articolazioni e comporta dolore, gonfiore e difficoltà di movimento delle zone colpite. La sua manifestazione può essere acuta o cronica a seconda dell’intensità e durata dei fenomeni infiammatori. Circa il 10% della popolazione occidentale soffre di questo disturbo e la percentuale sale al 60% per coloro che hanno più di 60 anni, hanno problemi di peso o hanno subito danni alle articolazioni nel corso della loro vita. In ogni caso si stima che circa 20 milioni di persone nel mondo soffrano di questo disturbo. Esistono circa un centinaio di forme di artrite ma le più ricorrenti sono fondamentalmente tre. Vediamo quali sono.
Osteoartrosi (o artrosi): questa patologia ha carattere degenerativo e cronico e colpisce principalmente le cartilagini che formano le articolazioni sinoviali. Le zone più colpite sono quelle delle ginocchia e quelle della zona lombare, ma può estendersi a tutte quelle articolazioni sottoposte ad usura giornaliera. La cartilagine si assottiglia, compaiono delle fessure nel tessuto connettivo ed osseo con fenomeni osteosclerotici e fibrosclerotici nella membrana sinoviale che risulta molto ingrossata e ipertrofica. I sintomi più comuni sono il dolore, il gonfiore, l’arrossamento e la deformità delle articolazioni che comportano una limitata capacità di movimento. Può essere causata da fattori esterni come traumi ed operazioni chirurgiche o da determinate condizioni genetiche.
Artrite reumatoide: è un disturbo che colpisce in modo generale le articolazioni di tutto il corpo. L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune, ciò significa che il sistema immunitario del corpo reagisce ad un problema inesistente delle articolazioni innescando un processo infiammatorio, compromettendo di fatto se stesso. La sua origine è ancora sconosciuta ma è quasi sicuramente da ricercare in fattori genetici. Si sviluppa con minor frequenza rispetto ad altre forme di artrite, ma può colpire soggetti più giovani e ha un’incidenza maggiore sulle donne che possono soffrire di artrite reumatoide già a 40 anni. La malattia colpisce principalmente la membrana sinoviale che si inspessisce notevolmente e si espande erodendo sia la cartilagine sia il tessuto osseo delle articolazioni, ma può arrivare ad infiammare anche i tendini e compromettere altri organi come i polmoni causando pleuriti o il cuore dove può provocare miocarditi e pericarditi.
Gotta: è un disturbo legato al cattivo smaltimento dell’acido urico nell’organismo che può causare iperuricemia. Si manifesta come infiammazione ciclica o cronica dell’articolazione del metatarso dell’alluce dove si accumula un deposito eccessivo di cristalli di acido urico. L’acido urico è una sostanza di scarto fortemente acida che deriva dal metabolismo delle purine. Di solito questa sostanza viene eliminata per vie fisiologiche dai reni, ma in coloro che soffrono di gotta o iperuricemia questo non avviene e l’acido urico si accumula. La manifestazione più chiara di questa malattia è la presenza di tofi, agglomerati di sale urato nelle cartilagini delle articolazioni. Tuttavia il deposito di acido urico può estendersi ai tessuti e ai tendini circostanti, comportando una nefropatia che può coinvolgere anche i reni.
Le manifestazioni dell’artrite in tutte le sue forme possono differire da soggetto a soggetto e questa variazione comporta anche una certa difficoltà nel trovare la terapia più efficace per contrastare il dolore e la difficoltà di movimento. Di norma per alleviare il dolore e permettere una maggiore mobilità delle articolazioni infiammate si ricorre alla somministrazione di farmaci antinfiammatori steroidei e FANS. Questi farmaci a bloccano la catalizzazione di due enzimi la Cox-1 e la Cox-2 che attivano il metabolismo dell’acido arachidonico, il precursore di numerosi agenti chimici come le prostaglandine e le prostacicline che causano dolore e rigonfiamento delle zone colpite da infiammazione. Tuttavia questi farmaci possono causare effetti secondari la cui gravità varia a seconda della predisposizione soggettiva, lunghezza della terapia e interazione negativa con altri possibili farmaci.
Nel prossimo post vedremo come le proprietà antinfiammatorie del mangostano possano essere impiegate per alleviare i disturbi dell’artrite e quali possono essere gli effetti della sua assunzione terapica.
A presto.
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